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Cascina: anche il primo cittadino Antonelli allo "sciopero" dei sindaci

Alla giornata promossa dall'Anci hanno aderito oltre 8mila comuni in Italia, che riconsegneranno al Governo la delega su Anagrafe e Stato Civile: uffici chiusi dunque giovedì 15 settembre

Aderirà anche il comune di Cascina, con il suo primo cittadino Alessio Antonelli, alla giornata nazionale di protesta promossa dall'Anci (Associazione Nazionale Comuni Italiani) per giovedì 15 settembre. La prima giornata di "sciopero" dei sindaci coinvolgerà contemporaneamente 8094 comuni in Italia.

L'iniziativa ha come obiettivo quello di mostrare la propria contrarietà nei confronti della manovra bis.
I Sindaci riconsegneranno al Governo la delega su Anagrafe e Stato civile. Nella stessa giornata saranno aperte le porte dei municipi alla cittadinanza per dare notizie sui costi dei comuni e dare informazioni sugli effetti della manovra nei singoli enti.

Alla mobilitazione (alla quale hanno aderito anche Conferenza delle Regioni e Upi) si uniranno una serie di altre iniziative, tra le quali il ricorso alla Corte costituzionale contro gli articoli 4 e 16 della manovra, ovvero quelli che obbligano i comuni alla dismissione delle società partecipate e che intervengono sull’organizzazione istituzionale dei 5800 Piccoli Comuni sugli 8 mila totali.

Ecco la lettera aperta che il sindaco Alessio Antonelli (e come lui anche gli altri sindaci d'Italia) ha inviato ai proprio cittadini:

Carissimi cittadini,
giovedì 15 settembre dirò al Prefetto e al Ministro dell’Interno che questo Comune non è più in grado di dare i servizi ai cittadini. Chiuderò simbolicamente l’ufficio Anagrafe e Stato civile.
Si tratta di una forma di protesta molto forte, contestuale in tutti i Comuni italiani, alla quale siamo arrivati perché non siamo riusciti a far cambiare una manovra economica necessaria ma sbagliata nelle parti riguardano le istituzioni territoriali.

Non vogliamo peggiorare la qualità della vostra vita ma cercare di migliorare i servizi e le prestazioni in tutti i settori e di difendere i vostri diritti.
Oggi non è più possibile perché si preferisce togliere ai Comuni invece di andare a vedere dove le risorse si sprecano realmente.
Ogni anno i Comuni hanno portato soldi alle casse dello stato per un totale di oltre 3 miliardi di euro. Lo Stato continua a sprecare e noi siamo costretti ad aumentare le tasse o a chiudere i servizi.

Ho deciso di scrivervi per far conoscere a che punto siamo arrivati e perché ognuno di voi possa rendersi conto che la protesta che i Comuni e l’ANCI stanno facendo non è la protesta della “casta” ma di chi lavora seriamente per rendere i nostri Comuni ed il nostro Paese sempre più solidi, competitivi e vivibili.
Se mi verrete a trovare vi aprirò le porte del vostro Comune.


Il Sindaco
Alessio Antonelli

 

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