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Sinistra Ecologia e Libertà sostiene lo sciopero del 13 novembre 2013

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di PisaToday

Sinistra Ecologia Libertà sostiene le ragioni dello sciopero nazionale di 4 ore indetto dalle Organizzazioni Sindacali nazionali Confederali CGIL-CISL-UIL che in Toscana si effettuerà il 13 p.v. per una modifica radicale in Parlamento del disegno di legge di stabilità presentato dal Governo.

L’impostazione complessiva del disegno è senza soluzione di continuità delle politiche di rigore imposte dall’Europa, principalmente dalla Germania, che lungi dal dare risposte alla crisi hanno prodotto un aumento della disoccupazione al 12,5% (3.200.000 circa altri 3.000.000 di cittadini addirittura hanno rinunciato a cercare un lavoro) , i giovani senza lavoro al 40,5% . Il processo di impoverimento della società ha raggiunto soglie molto preoccupanti che rischia di mettere a rischio lo stesso tessuto democratico della società.

Gli interventi previsti nel DDL di stabilità non solo non determinano quella svolta di politica economica necessaria per uscire dalla recessione e favorire una ripresa economica ma penalizzano, se non modificati radicalmente , ancora una volta i pensionati con il proseguimento del blocco dell’indicizzazione delle pensioni, i lavoratori pubblici, dopo 4 anni senza il rinnovo del contratto collettivo nazionale, con un ulteriore blocco della contrattazione e l’eliminazione dell’indennità di vacanza contrattuale per il 2013 e il 2014.

Nella sanità si prevede una riduzione più di 1,150 miliardo di euro (2015-2016) che si aggiungono ai tagli di 30 miliardi degli ultimi anni.

Non ci sono risposte certe ai cosiddetti esodati che sono le vittime della controriforma Fornero che oggi si ritrovano senza un lavoro e senza la possibilità di andare in pensione.

Sinistra Ecologia Libertà si batte nella società ed in parlamento per modificare radicalmente il DDL di stabilità proponendo:

- una seria lotta all’evasione e all’elusione fiscale;

- un’imposta sulle grandi ricchezze;

- una riduzione delle spese militari, oggi si spende 26 miliardi all’anno;

- una riduzione delle tasse ai lavoratori dipendenti, ai pensionati e ai lavoratori autonomi;

- un aumento della tassazione delle rendite finanziarie;

- il ripristino totale dell’indicizzazione delle pensioni;

- un tetto massimo per le retribuzioni dei manager pubblici e privati che non potranno superare la quota proporzionale 1/20 rispetto al salario medio dei dipendenti;

- misure per contrastare la precarietà, per garantire diritti e tutele ai lavoratori autonomi e per affrontare le numerose crisi aziendali;

- la messa in sicurezza del territorio e la valorizzazione dei beni culturali.

Paolo Fornai - Circolo Sinistra Ecologia Libertà Pisa

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