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Spaccio e abbandono a Porta Fiorentina: "Che piano ha il Comune per questa parte di città?"

Il Pd raccoglie segnalazioni dai residenti e interpella l'amministrazione. L'area interessata si estende fino a Piazza Toniolo e via Bovio

Spopolamento, spaccio, fondi commerciali sfitti. E' il contesto di un degrado civile prima ancora che urbano quello che emerge da due interpellanze presentate dal Pd all'amministrazione, partite dall'impulso di segnalazioni di cittadini residenti nell'asse che va da Porta Fiorentina fino a Piazza Toniolo e via Bovio, passando per via Cattaneo. "E' l'asse sud-est di ingresso alla città - ha detto il capogruppo Pd Giuliano Pizzanelli - un'area di raccordo tra il centro città dei lungarni e la più immediata periferia, che si trova fra mille difficoltà e cambiamenti profondi. Calano gli abitanti e le attività economiche. Chiediamo al Comune sia interventi immediati per tamponare i problemi, che in particolare di concentrarsi sul destino di lungo periodo di tutta la zona, perché non esiste solo il centro storico".

Le due interpellanze, di giugno ed agosto, riferiscono delle criticità che gli stessi abitanti hanno testimoniato nella conferenza stampa del 4 settembre. Federico Vittori, 27 anni, ha sempre abitato in via Cattaneo: "Mi basta affacciarmi dalla finestra per vedere ogni notte il traffico della droga. Nell'ultimo paio d'anni è peggiorato. Questa zona viene in particolare usata per lo stoccaggio: le dosi vengono nascoste nelle centraline della luce o dell'acqua, per poi essere recuperate. Si assiste a contrattazioni, a volte discutono animatamente. Se penso a 10 anni fa c'erano molte più attività artigianali, un solo bar... ora trovi fondi vuoti, tante agenzie finanziarie, che se si pensa all'area che ormai è meno ricca pare un controsenso, oppure si trovano esercizi di ristorazione ed etnici. E' segno di affitti bassi, di una zona che ha perso valore e che si avverte sempre più insicura. E non servono i controlli, pure utili, delle forze dell'ordine. Manca quella relazione che c'era fra attività e residenti, si è perso il tessuto sociale".

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Sulla stessa lunghezza d'onda la pedagogista Annalisa Bomba, presente in Piazza Toniolo da circa due anni in uno studio con altri professionisti. "Ho visto giovanissimi, non so se minorenni, fare uso di droghe nell'area vicino al Bastione San Gallo, che negli anni '90 doveva essere un parcheggio ed ora è solo abbandonata. Abbiamo fatto prima segnalazioni alle forze dell'ordine, poi ci siamo rivolti al gruppo consiliare del Pd per portare le nostre proposte all'amministrazione". Le idee sono tre per favorire sicurezza e maggiore vivibilità: "Un'illuminazione per l'area verde di Piazza Toniolo, la potatura dei lecci e in particolare promuovere la zona davanti al Bastione per far fare eventi ad enti e associazioni, per recuperare lo spazio. Uno spazio già usato dalle famiglie, ma che ora può essere pericoloso ad esempio per i resti di siringhe che vi si trovano". 

E' tutta questa parte di città da dover essere ripensata. "La stessa Piazza Guerrazzi - ricorda Federico - è ferma a 30 anni fa. Era stata progettata per riempire uno spazio, c'era una distesa di ghiaia che asfaltarono, mettendoci 5 benzinai. E' rimasta via di passaggio, però con una viabilità che si congestiona facilmente. Anche questo è uno spazio non utilizzato, da dover essere ripensato". Un'attività di confronto sulla situazione e sulle idee future che, come introduce il tesoriere del circolo Pd Leopolda Fabiano Martinelli, "sarebbe potuto e potrebbe essere portata avanti dai Ctp, che però sono stati accantonati dall'amministrazione. Tante questioni in quella sede dibattute sono state dimenticate, questa mancanza di ascolto ha un ruolo nel distacco fra il Comune ed i cittadini e contribuisce al peggioramento della qualità della vita".

Era presente anche il coordinatore dei comitati di Mezzogiorno Antonio Mancini: "Abbiamo ricevuto segnalazioni come quelle descritte finora, un discorso che vale fino a via Bovio, dove capita di trovare borse abbandonate dopo i furti. Solo con la Polizia non si raggiungono obiettivi di recupero. I cambiamenti ci stanno, ma le regole vanno rispettate e si deve avere una visione di ciò che sarà il quartiere. Che visione ha quindi l'amministrazione? I Ctp possono essere uno strumento importante, certamente erano da rivedere perché erano troppo occupati dai partiti, ma sono utili se composti da persone radicate nel territorio. Confermo però la distanza dell'amministrazione: in campagna elettorale il sindaco ha firmato il nostro documento con proposte e per una collaborazione, oggi però non riusciamo ad avere neanche un incontro". 

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