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Tagli: Sinistra Per e Cgil chiamano a raccolta studenti e lavoratori

Il movimento studentesco inizia a pensare alla mobilitazione in programma venerdì, mentre intanto sul fronte del diritto allo studio il quadro diventa sempre più preoccupante

Le proteste contro i tagli del governo continuano a gran voce.
A farsi sentire sono i giovani studenti dell'ateneo pisano che oggi, con un flash mob, si sono radunati in Piazza Sant'Antonio e si preparano per la grande manifestazione cittadina di venerdì 7 Ottobre.
"Vogliamo sottolineare i disagi provocati dai tagli e far fronte comune con i lavoratori delle istituzioni pubbliche". A parlare è Francesco Cioni, rappresentante studentesco di Sinistra Per. Unione, è proprio questa parola che sembra essere la chiave di volta per unire sindacati, lavoratori e studenti. Per questo motivo la FLC Cgil (Federazione Lavoratori della Conoscenza), la FP Cgil (Funzione Pubblica) e la lista studentesca Sinistra Per, a conclusione delle iniziative che si sono svolte oggi, si sono riunite per denunciare pubblicamente la grave situazione nella quale vertono i lavoratori pubblici e gli studenti. Tutte le parti chiedono una maggiore accuratezza alle loro richieste. Richieste che per altro passano attraverso il diritto allo studio. 

"Ci vuole veramente un'attenzione particolare per quello che sta succedendo nei settori pubblici - afferma Daniela Fabbrini di FLC Cgil - si dice che la crisi economica finirà nel 2014, ma secondo alcuni dati potrà protrarsi fino al 2017: con il blocco delle assunzioni e il taglio di fondi per istruzione e formazione. I servizi nel pubblico - prosegue -  hanno subito un grave taglio e Pisa risente molto di questa crisi".

A fare eco alle parole della Fabbrini è Francesco Nardi di FP Cgil. "Sulla nostra città investono molti studenti universitari ed è giusto che abbiano dei servizi di qualità: formazione didattica, spazi, aule studio e molto altro". Nardi tiene a sottolineare lo stretto legame tra Pisa e gli studenti, un legame stabile e di vecchia data che ha sempre attirato i giovani da tutta Italia.
Complessivamente si delinea un quadro preoccupante, soprattutto per quanto riguarda i tagli su borse di studio e sulla dequalificazione didattica. Inoltre i rappresentanti dei sindacati forniscono alcuni dati sui tagli del personale del D.S.U. Rispetto al dicembre 2008 risultano il 21% in meno dei lavoratori. "Fortunatamente per gli studenti - spiega Nardi - la maggior parte dei licenziamenti è avvenuta nelle strutture di supporto amministrativo e non nei servizi diretti alla didattica. Adesso a Pisa abbiamo 178 dipendenti contro i 213 del 2008. Alcuni saranno coperti dai contratti interinali - continua - ma si tratta comunque di cifre importanti".
Il discorso sui tagli viene particolareggiato quando Nardi continua a spiegare la situazione generale dei servizi universitari e dei posti di lavoro persi nel 2011. Afferma che Pisa non abbia avuto dei benefici di bilancio sui tagli del Governo e sulla razionalizzazione fatta.
"Quest'anno c'è stata anche la riduzione di stampa delle dispense, la chiusura della mensa di Via Betti (la sera e la domenica) e la mensa di Praticelli viene gestita da privati. Per quanto noi abbiamo contrastato queste scelte amministrative - afferma Nardi - continuano a esserci problemi economici. Secondo noi la difficoltà sta nel trovare degli accordi ragionevoli con le aziende che si occupano dei diritti allo studio. I diritti non devono essere standardizzati e bisognerebbe trovare una dimensione regionale, che si occupi delle problematiche specifiche".

Universitari e lavoratori si danno quindi appuntamento alla manifestazione di venerdì. "Gli studenti - conclude Francesco Cioni che si fa portavoce delle agitazioni studentesche - devono urlare al paese la voglia di uscire da questa crisi, denunciando i problemi".

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