Province, nessun dietrofront dal Governo: "Pronti a tagliare"
Le 36 province che non hanno i requisiti previsti dalla legge sulla Spending Review verranno accorpate. Il Corriere della Sera riporta anche il nuovo assetto, con l'accorpamento delle province di Pisa e Livorno
Per 36 province italiane sta per arrivare l'ora X e, secondo quanto riportato dal Corriere della Sera, la nuova cartina è agli ultimi ritocchi, con un decreto legge che verrà esaminato nel primo Consiglio dei ministri di novembre. Nella cartina viene delineato il nuovo assetto politico territoriale, in cui la Provincia di Pisa è accorpata a quella di Livorno, a seguire l'accorpamento di Grosseto, Siena, Arezzo e quello di Lucca, Massa-Carrara, Pistoia e Prato. L'unica provincia che resta in piedi, senza modifiche, è Firenze.
La mappa metterà insieme le proposte regionali e respinge le tante richieste di deroga, applicando senza sconti le regole fissate con la legge sulla spending review: le Province che hanno meno di 350 mila abitanti o un'estensione inferiore ai 2.500 chilometri quadrati dovranno essere accorpate con quelle vicine. "Non possiamo pensare che una riforma importante come questa - sono le parole del ministro della Pubblica amministrazione Filippo Patroni Griffi, riportate dal Corriere - possa venir meno solo per delle resistenza localistiche".
LE SOLUZIONI PRESENTATE DAL CAL:
Per quanto riguarda le possibili soluzioni, il Consiglio delle autonomie locali aveva deciso di non presentare una sola proposta di riordino, ma di inviare due documenti distinti al Consiglio regionale.
Il primo documento, redatto dal presidente del Cal e sindaco di Pisa Marco Filippeschi, prevedeva l'istituzione della Città metropolitana di Firenze e di 4 province: Arezzo, Prato-Pistoia, quella di Siena-Grosseto e un'area vasta della costa che comprenda Pisa-Livorno-Massa-Lucca.
Il secondo documento, dell'Unione delle province (Upi), prevedeva invece la Città metropolitana più 5 province, e differiva dal primo solo per quanto riguarda la ripartizione della costa che verrebbe suddivisa in due realtà: Pisa-Livorno e Massa-Lucca.