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Tagli alle Province, Pieroni: "La legge di stabilità ci porterà al dissesto"

Gli enti provinciali italiani hanno deciso di fare ricorso al Tar contro i tagli che ammontano a 500 milioni di euro. "Le Province non hanno più nemmeno i soldi per pagare le bollette" afferma Andrea Pieroni

Ricorso al Tar contro i tagli ai bilanci previsti dalla spending review, che ammontano a 500 milioni di euro per il 2012 e decreti ingiuntivi per ottenere i 2,8 miliardi di crediti che le province devono avere dallo Stato. Saranno queste le azioni che tutte le Province italiane porteranno avanti per intervenire contro i drammatici tagli ai bilanci operati dal Governo con le manovre economiche.

A deciderlo è stata una assemblea straordinaria dei presidenti di provincia convocata dall'Upi a Roma ieri per definire le iniziative che, da qui ai prossimi giorni, saranno messe in campo per chiedere modiche sulla Legge di stabilità.

"Con i 500 milioni di euro di tagli previsti dalla spending review - spiega il presidente della Provincia di Pisa Andrea Pieroni - le province non hanno più i soldi nemmeno per pagare le bollette, e la legge di stabilità che si sta discutendo, che ci impone complessivamente 1,2 miliardi di tagli, ci porterà al dissesto. Abbiamo dei doveri verso le nostre comunità, garantendo servizi ai cittadini e pagamenti alle imprese che lavorano per le nostre amministrazioni. Per queste ragioni tutte le province italiane hanno deciso di rivolgersi ai giudici, perché sia dimostrata l'iniquità di questi provvedimenti e per riavere quei 2,8 miliardi di euro che lo Stato ci deve".

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