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Province, il riordino non s'ha da fare: gli enti provinciali sono salvi

Il presidente della Provincia di Pisa e di UPI Toscana Andrea Pieroni esprime soddisfazione per la decisione della Consulta che ha dichiarato incostituzionale la riforma degli enti di area vasta stabilita dal Governo Monti

“Punto e a capo. Le riforme costituzionali nello Stato non possono essere realizzate con lo strumento del decreto legge e quindi giustamente la Consulta ha accolto le eccezioni che le Province hanno avanzato contro un riforma che adesso può ripartire secondo i percorsi che avevamo indicato e cioè con una legge costituzionale del Parlamento”. Lo afferma il presidente della Provincia di Pisa e presidente di UPI Toscana Andrea Pieroni a poche ore dalla decisione della Consulta di dichiarare l'illegittimità costituzionale della riforma delle Province contenuta nel decreto Salva Italia e il loro riordino.

La Consulta ha giudicato infatti incostituzionale la riforma degli enti di area vasta varata in due step dal Governo Monti e congelata fino a fine 2013. Nell'accogliere il ricorso di otto Regioni la Corte costituzionale ha censurato la decisione dell'Esecutivo precedente di utilizzare lo strumento del decreto legge per provvedere a un riordino di tipo ordinamentale delle amministrazioni provinciali.

“Siamo soddisfatti di quanto ottenuto - aggiunge Pieroni - e allo stesso tempo convinti che una riforma organica del nostro Stato sia necessaria, ma non con atti di legge che la nostra Costituzione ha disegnato esclusivamente per fronteggiare casi straordinari di necessità e urgenza”.

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