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Giovedì, 25 Aprile 2024
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Tangenziale nord-est, Legambiente: "Opera inutile e dannosa"

L'associazione ambientalista torna a denunciare la "inutilità e la dannosità dell'opera" che collegherebbe l'ospedale di Cisanello con la via Aurelia. "Meglio investire quelle risore in progetti di mobilità sostenibile"

Il Sindaco l'aveva inserita tra le dieci priorità del territorio, dieci progetti che era necessario realizzare lavorando insieme al nuovo presidente della Regione. Ma la realizzazione della tangenziale nord-est non piace a Legambiente che torna a denunciare, come già aveva fatto nel 2007, la "inutilità e la dannosità dell'opera" che collegherebbe l’ospedale di Cisanello con la via Aurelia.

Un'infrastruttura "che viene presentata come positiva e risolutrice dei problemi del traffico - scrive in una nota Legambiente - ma che in realtà non solo non li risolve ma procura un danno al territorio, impegnando ingenti capitali pubblici (70 milioni di euro nella valutazione 2007)".

Secondo l'associazione ambientalista la nuova viabilità "così come è stata concepita, non farà altro che indurre un sempre più massiccio utilizzo dell’auto privata, condannando al fallimento, anche economico, qualsiasi tentativo di miglioramento dei collegamenti del trasporto pubblico locale. Del resto il Piano Urbano del Traffico approvato dal Consiglio comunale, oltre 10 anni fa, era stato molto chiaro nel rilevare l’inadeguatezza di progetti per risolvere i problemi della viabilità: gli ingorghi che strangolano Pisa non derivano da flussi di attraversamento 'tangenziali' ma sono originati da una miriade di spostamenti che penetrano a fondo nel tessuto urbano fino a raggiungere il cuore della città. Lo stesso documento suggeriva di optare per un tracciato leggero ed aderente all’urbanizzato, pensato in termini di completamento e ricucitura di una maglia urbana in gran parte già esistente".

Legambiente mette poi in evidenza quelli che sarebbero gli "effetti collaterali"  della nuova tangenziale. "Oltre a deturpare il paesaggio rurale tra Pisa e San Giuliano - prosegue la nota - ostacolerebbe i trasferimenti da e per la città. Non solo: stimolerebbe appetiti speculativi lungo il tracciato, favorendo nuovi insediamenti commerciali e residenziali e l’esodo dei residenti in città verso la periferia".

Una "tendenza centrifuga" che per l'associazione ambientalista "è alla base della crescita del traffico pendolare che soffoca Pisa. Mentre in Europa si cerca di impedire la 'città diffusa' che invade tutto il territorio e la stessa Regione Toscana ha prodotto una legge che cerca di individuare un limite tra città e campagna, a Pisa, in controtendenza, si persiste nel proporre un progetto sorpassato e totalmente inadeguato a fare fronte ai problemi creati dall’eccessivo numero di auto in circolazione".

"Siamo ancora il tempo ad evitare una scelta sbagliata - conclude Legambeinte nella nota - le stesse ingenti risorse finanziarie destinate a questa dannosa opera potranno essere utilizzate per progetti che incentivino la mobilità sostenibile, come il mezzo pubblico su gomma e rotaia (ad esempio trasformazione della linea Pisa-Lucca in metropolitana di superficie). O una rete ciclabile, cominciando proprio dal collegamento tra San Giuliano e Pisa, che garantisca la sicurezza di chi sceglie di usare un veicolo che non inquina".

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