Rischio rissa in zona Stazione, un padre difende la figlia: "Mi aspettavo il peggio"
Pubblichiamo la lettera-testimonianza di Roberto Montana, in merito ad alcuni fatti da lui vissuti nella serata di domenica 17 maggio.
"Ieri sera verso le ore 20.00 mi fermo alla fine di Via Benedetto Croce alla destra di P.zza Vittorio Emanuele, mia figlia scende dalla macchina e va in prossimità della loggia dove c'è la camera di commercio, ad aspettare il suo ragazzo. Nel frattempo arrivano tre ragazzi dell'est e prendono a calci delle scatole di immondizia che i bancarellai avevano posto accanto al cestino, tutto finisce sotto le logge e uno di essi si avvicina a mia figlia infastidendola. Immediatamente esco di macchina e mi metto di petto di fronte a loro per proteggerla e da un momento all'altro mi aspetto il peggio, loro mi guardano con sfida ma io non retrocedo, sta di fatto che forse capiscono che sono veramente arrabbiato e vanno via colpendo di nuovo i rifiuti e inveendo con parole".
"Un ragazzo che stava smontando la bancarella mi si avvicina e mi dice che sono un bravo padre, io annuisco dicendo che era il minimo che potessi fare, iniziamo a parlare e scopro che nel pomeriggio era stata picchiata un'anziana per avere 50 € da altri ragazzi nell'indifferenza delle persone che erano presenti. Questa è la seconda volta che mia figlia diciassettenne è seguita e infastidita da stranieri che fanno ciò che vogliono dato che sanno in partenza che se vengono colti in flagrante vanno in Questura ma poi vengono rilasciati immediatamente. Questa non è la città che voglio. Questo bancarellaio abita a Bologna e commenta che è rimasto esterrefatto di Pisa, ed ha ragione. Capisco se ci sono persone che reagiscono per difendere la propria vita e quella dei propri cari. Questa gente deve essere rispedita nei loro paesi per direttissima prima che succedono altre tragedie. La pazienza è ormai finita da troppo tempo".