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Malessere e rinascita, il lungo viaggio in bici per l'Italia di Ugo Brischetta: "A Pisa la svolta, ecco perché ho deciso di raccontare la mia storia"

Dopo aver perso il lavoro, il 32enne siciliano ha deciso di percorrere in bici la penisola per ritrovare se stesso: "Nella vostra città ho incontrato persone speciali: da quel momento è iniziata per me la discesa"

Un viaggio lunghissimo, alla riscoperta di se stesso e di una ritrovata pace interiore. Quella di Ugo Brischetta, 32enne originario di Enna, è una storia di tormento, di sofferenza, ma anche di lotta e di rinascita. Sì, perché il giovane, dopo aver perso il lavoro ad inizio anno, ha deciso di sconfiggere i demoni interiori che lo perseguitavano percorrendo l'Italia in sella alla sua bicicletta. Un viaggio iniziato il 1 luglio da piazza Armerina, nella sua città natale, e che verso la fine dello scorso mese lo ha portato anche a Pisa. E proprio qui, nella nostra città, Ugo ha incontrato delle persone speciali, che lo hanno spinto a raccontare la propria storia. 

"Adesso sento che per me è iniziata la discesa, Pisa la tappa decisiva"

"Con questa avventura ho unito due mie passioni: viaggiare e andare in bicicletta - racconta a PisaToday Ugo Brischetta, che, quando lo contattiamo, è in viaggio verso Trento -. A darmi la spinta decisiva è stato un periodo di malessere interiore che covavo ormai da tempo e che si è aggravato quando, a febbraio, ho perso il mio lavoro di interior design a Perugia. Ho attraversato un duro percorso anche con l'aiuto di alcuni specialisti, ma la medicina tradizionale, su di me, non aveva effetto: non nascondo che, talvolta, ho pensato anche a gesti estremi. Pedalare e viaggiare in bici è stata la mia cura: da quando ho intrapreso questo viaggio mi sento finalmente meglio".

Un viaggio che, attorno al 20 luglio, lo ha portato anche nella nostra città: "Pisa, in totale, l'ho vista quattro volte e quando torno è sempre un'emozione, ma devo dire che arrivarci in bicicletta ha dato alla visita un sapore particolare - sottolinea il giovane -. Piazza dei Miracoli è bellissima e merita sempre una sosta. In città, poi, mi è stata offerta la colazione ed ho incontrato delle persone che mi hanno dato una grossa mano e con cui sono rimasto tutt'ora in contatto: è grazie al dialogo con loro che ho iniziato a raccontare la mia storia. Da quel momento - aggiunge - è come se fosse iniziata per me la discesa".

"La parte più complicata del viaggio - continua nel suo racconto Ugo Brischetta - è sicuramente quella logistica legata alle strade: spesso gli automobilisti non prestano la necessaria attenzione non mantenendo le giuste distanze di sicurezza e bisogna quindi prestare particolare accortezza. Per fortuna ogni tanto trovo qualche pista ciclabile che mi consente di pedalare un po' più rilassato. La parte più bella, invece, è riuscire a condividere la propria storia con altre persone. Nasce un profondo senso di empatia ed in molti si sono rivisti nel mio percorso, in questo freddo interiore che, talvolta, ti attanaglia. Decidono così di raccontarmi la loro di storia e mi invitano a non mollare. Tutto questo rende il viaggio più leggero".

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