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Ac Pisa: se Camilli non paga, si andrà comunque avanti

Manca poco alla scadenza fissata per il 24 giugno relativamente al pagamento per il trimestre febbraio-aprile, ma la società di Piazza Mazzini ha comunque deciso di andare avanti, anche da sola

La speranza è quella che Piero Camilli risponda positivamente al fax partito sabato in direzione Acquapendente per comunicare la spettanza verso lo stesso Camilli e l'avvocato Valentini che insieme possiedono il 51% delle quote. Se però dovesse arrivare un altro no, la società andrà comunque avanti e domani effettuerà il bonifico affinchè tutto sia in regola nella giornata di giovedì quando gli ispettori della Covisoc faranno le pulci ai conti della società per accertare eventuali irregolarità o ritardi.
Fatto questo però la strada è ancora lunga e i denari da versare sono ancora molti dal momento che entro il 28 giugno ci sarà da trovare, oltre ai circa 210mila euro di spettanze, anche la fidejussione di 600 mila euro. Resterà da capire se il Comandante darà il suo contributo almeno in questa fase, ma sembra sempre più difficile un suo impegno nel Pisa, viste le pesanti attenzioni riversate ultimamente sul mondo politico e sul suo Grosseto.

MINGUZZI O GIOVANNINI? Dal futuro assetto societario dipenderà molto anche la scelta del direttore sportivo. Vincenzo Minguzzi, uomo di Camilli, ha la grande stima anche di Carlo Battini visto l'ottimo lavoro fatto e l'insistenza con la quale aveva proposto la candidatura in panchina di Dino Pagliari con i risultati che tutti sappiamo. In questi giorni è stato spesso accostato alla società nerazzurra Paolo Giovannini, ex ds della Lucchese con un passato anche nei quadri dirigenziali delle giovanili del Pisa S.C. È chiaro che le due figure difficilmente possono coesistere, ma, passate le giornate dei pagamenti, la società dovrà quanto prima far chiarezza anche su questo punto.

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