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Venezia-Pisa 2-1 | Non funziona nulla: nerazzurri ancora sconfitti

Valoti su rigore in apertura illude, il Venezia gradualmente prende in mano il gioco e ribalta il punteggio e condanna il Pisa alla seconda battuta d'arresto consecutiva

Un passo avanti, quello fatto col Cittadella, e due pesantissimi indietro. I nerazzurri imitano i gamberi e incassano la seconda sconfitta nel giro di cinque giorni: dopo il Lecco, anche il Venezia ha ragione di Marin e compagni. Che stavolta neppure riescono a ripetere la discreta prestazione tecnica di martedì scorso: la loro partita dura all'incirca un tempo, il primo. Nella ripresa i nerazzurri sono incapaci di costruire cinque passaggi di fila e finiscono gambe all'aria. Un altro scivolone che accresce le ombre sul progetto targato Aquilani.

Aquilani conferma la difesa a tre anche per la sfida in laguna e sceglie la fisicità e il dinamismo di Barbieri sulla corsia laterale destra. Proprio il terzino scuola Juventus è protagonista dell'azione che infrange l'equilibrio. Dopo soli quattro giri di lancette dalle retrovie parte un lancio che sorprende la linea difensiva arancioneroverde: Barbieri a tu per tu con il portiere Bertinato opta per un tocco morbido e l'estremo difensore lo abbatte. Dal dischetto va Valoti che non sbaglia. Il Venezia ci mette un po' a carburare e prima di alzare i giri della manovra va vicino al secondo cazzotto: Esteves raccoglie il cross di Marin sul secondo palo ma strozza il destro e trova soltanto il calcio d'angolo. Il pareggio arriva alla mezz'ora sugli sviluppi di un calcio d'angolo: la difesa nerazzurra non allontana bene, Pierini al volo col mancino dal limite dell'area pesca l'angolo.

Nella ripresa il Venezia non fa granché sul piano tattico per mettere in difficoltà il Pisa, ma gli è sufficiente aumentare di un pizzico i giri del motore per proporsi con maggior frequenza nella metà campo pisana. Infatti Nicolas praticamente non è chiamato a nessun intervento, fatta eccezione per una buona uscita sul lancio che smarca Johnsen al limite dell'area. Ma a un quarto d'ora dalla fine si spegne incredibilmente la luce nella difesa e proprio il norvegese ringrazia, stoppando indisturbato nel cuore dell'area di rigore e concludendo in diagonale per il sorpasso dei lagunari. Nei venti minuti finali (recupero compreso) il forcing nerazzurro è confuso e parecchio sterile: l'unico tentativo arriva a una manciata di secondi dal triplice fischio con Piccinini, il cui controbalzo viene deviato da Bertinato.

La partita

Rialzarsi immediatamente e tramutare la delusione di martedì sera in furia agonistica per conquistare punti pesanti sul terreno del Penzo. Il Pisa, dopo lo scivolone interno con il Lecco maturato nell'ultimo minuto di recupero, va a caccia di un risultato importante in casa del Venezia. Aquilani per farlo conferma il 3-4-2-1 delle ultime uscite, rilanciando dal 1' al centro dell'attacco Mlakar al posto dell'acciaccato Torregrossa e dell'impalpabile Moreo. Chance tra i titolari anche per Barbieri sulla fascia destra.

E proprio il terzino scuola Juve è protagonista del primo episodio del pomeriggio: al 3' sul lancio dalle retrovie sorprende la linea difensiva veneziana (ci pensa il Var con una lunga revisione a chiarire i dubbi) e si presenta a tu per tu con Bertinato. Il nerazzurro con un tocco morbido salta il portiere che lo abbatte: è rigore netto e sul dischetto va Valoti. Palla rasoterra all'angolino e Pisa in vantaggio al 6'. Il primo guizzo proposto dai padroni di casa come risposta porta la firma di Busio, che all'11' apre il gas e va in verticale per trenta metri prima di appoggiarsi a Pohjanpalo: il finlandese dal limite calcia di molto a lato.

La reazione dei padroni di casa però è confusa e non crea veri pericoli alla retroguardia nerazzurra. Anzi è il Pisa che si ripresenta con convinzione nell'area lagunare con Marin, bravo a sganciarsi in verticale sul lancio di Veloso. Il capitano alza lo sguardo e vede sul secondo palo Esteves: il portoghese calcia con il destro ma strozza la conclusione, così Bertinato può rifugiarsi in corner.

Dalla bandierina il Venezia trova il pareggio al 31'. Il rinvio della difesa nerazzurra è corto e dal limite Pierini non ci pensa su due volte: sassata col mancino che si infila a fil di palo, lasciando di sasso Nicolas. Il Pisa non si lascia tramortire e chiude in avanti la prima frazione. Valoti e Mlakar per pochi centimetri non riescono a sfruttare una grave indecisione difensiva degli avversari, poi è Marin che dai venticinque metri misura i riflessi di Bertinato chiamandolo a un intervento complesso con una bordata indirizzata all'angolo.

Dopo l'intervallo il Venezia si ripresenta in campo con maggiore determinazione e costringe il Pisa a stringere le maglie e i denti in fase difensiva. Dalla panchina entrano nella mischia Hermannsson, Moreo e Piccinini al posto di Leverbe, Vignato e Mlakar. Il Pisa tiene il campo senza rischiare tutto sommato granché, ma al 74' affonda su una combinazione abbastanza leggibile orchestrata dal Venezia sulla trequarti. Tessman imbuca per Johnsen, la difesa nerazzurra inspiegabilmente si apre e il norvegese ringrazia: stop e diagonale che supera Nicolas.

Aquilani le tenta tutte e inserisce Lisandru Tramoni e Gliozzi (al rientro dopo l'infortunio al ginocchio) ma il forcing finale è sterile e privo di idee concrete. L'unico tentativo lo effettua Piccinini raccogliendo un pallone vagante al limite dell'area, ma sul suo destro in controbalzo Bertinato è attento a deviare in corner. Sfumano così le speranze nerazzurre di uscire con un punto dal terreno del Penzo.

Il tabellino

Venezia-Pisa 2-1

Venezia (4-4-2): Bertinato; Candela, Modolo (71' Dembelè), Altare, Sverko; Bjarkason (62' Lella), Tessman, Busio (71' Andersen), Ellertsson; Pohjanpalo (84' Gytkjaer), Pierini (62' Johnsen). All. Vanoli

Pisa (3-4-2-1): Nicolas; Canestrelli, Leverbe (46' Hermannsson), Beruatto; Barbieri, Marin, Veloso (75' L. Tramoni), Esteves; Vignato (62' Piccinini), Valoti (84' Gliozzi); Mlakar (62' Moreo). All. Aquilani

Reti: 6' Valoti (P) rig., 31' Pierini (V), 74' Johnsen (V)

Ammoniti: Bertinato (V), Leverbe (P), Barbieri (P), Hermannsson (P), Dembelè (V), Moreo (P)

Note: arbitro Davide Ghersini; angoli 6-4 (2-2): recupero 3' e 5'

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