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Ac Pisa 1909, la Curva Nord si stringe intorno alla squadra: "Prendiamola per mano tutti insieme"

Gli ultras nerazzurri condannano l'atteggiamento dei sostenitori che in occasione dell'ultima partita hanno rimproverato la squadra e ricordano i momenti bui passati prima del cambio di società

Riceviamo e pubblichiamo il comunicato dei Gruppi della Curva Nord 'Maurizio Alberti':

Crediamo che, soprattutto nei momenti di difficoltà, le scelte e le prese di posizione pesino e che quindi ci si deve sempre comportare con lucidità e coerenza. La maggior parte di pubblico che sabato scorso ha rimproverato la squadra per una prestazione “non da Pisa” è la stessa che ci chiedeva addirittura di rinunciare alle nostre forme di protesta, perché non si poteva prescindere nemmeno da un minuto di tifo, pena catastrofi e retrocessione. Poi la squadra va in difficoltà e questi stessi, invece di fare quadrato intorno ad essa, iniziano a “bubbolare rumorosamente”. Pensiamo che si debba fare un po’ d’ordine, partendo da alcuni concetti.

Che cosa possiamo imputare alla società? Ci ha salvato solo pochi mesi fa, rilevando una situazione allo sbando e pagando il Pisa molto di più rispetto al reale valore, considerati i debiti scoperti in presa diretta e giorno dopo giorno. Sicuramente il mercato di gennaio ha risentito della tempistica nell’acquisizione delle quote e dell’aver dovuto far fronte a problematiche anche più pressanti, ma ringraziamo che almeno il mercato lo abbiamo fatto, viste quali erano le premesse.

L’allenatore, anche a voler prescindere dal fatto che in serie B ci siamo grazie a lui, è da agosto che ci mette faccia e cuore; ci fosse stato un altro, nei giorni caotici di San Piero, molti giocatori se ne sarebbero andati compromettendo in modo irreparabile la stagione.

Per quanto riguarda la squadra, abbiamo affrontato una stagione nel secondo campionato professionistico italiano senza una reale preparazione, con gli stessi giocatori, o quasi, della Lega Pro: questi ci hanno aspettato, hanno seguito le nostre richieste e iniziative, li abbiamo chiamati eroi, applauditi dopo le partite a porte chiuse, applauditi e osannati nel primo allenamento dopo la liberazione… Noi onestamente e coerentemente non ce la sentiamo di imputargli niente. Siamo stati tra i primi a dire che sarebbero arrivati momenti difficili e che bisognava restare TUTTI uniti… Se ci salvassimo sarebbe stata compiuta un’impresa, ma è sempre stato così, e il mister lo ha sottolineato già dalle prime giornate mentre altri volavano chissà dove con la fantasia.

Questa è una squadra che ha lottato contro tutti, non solo sul campo, con dignità e determinazione: vogliamo vederla così fino a fine campionato, e la sosterremo sempre e comunque, non abbandoniamo la nave, siamo partiti insieme nelle difficoltà ed insieme arriveremo alla fine qualsiasi cosa succeda. Senza rimpianti, consapevoli di aver dato il massimo.

Ai tifosi diciamo che San Piero dovrebbe avere insegnato che “PISA NON SI PIEGA” e che il traguardo è in fondo, e la strada va percorsa tutti insieme. Anche nei nostri momenti di protesta contro la repressione, la squadra sapeva che c’eravamo, che non era un’assenza, un tradimento, ma una “diversa presenza”. Lo zoccolo duro, quello dei pomeriggi estivi a chiedere notizie, quello che c’è sempre stato anche nella Lega Pro da mezza classifica, lo capisce: devono capirlo anche i tanti che si sono avvicinati quest’anno, o che sono ritornati per la serie B, parte di pubblico e tifosi che rispettiamo e che invitiamo a fare con noi questo difficile cammino.

Quindi non contesteremo mai questi giocatori, questo allenatore e questa società, almeno fino a che mostreranno la stessa grinta e lo stesso attaccamento alla maglia che ci hanno sempre dimostrato e che abbiamo ammirato fino ad oggi…

Per cui lasciate perdere le polemiche del giorno, prendiamo tutti insieme per mano la squadra e portiamola, anzi, trasciniamola, alla vittoria.

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