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Mondiali Atletica Leggera: il podista pisano Meucci centra la finale dei 5mila

L'atleta azzurro ha colto la sua personale rivincita dopo la delusione nei 10mila metri. "Questo Mondiale mi sta dando molti stimoli per continuare a lavorare e a crescere" ha affemato Meucci

La mattinata azzurra ai Campionati Mondiali di Atletica Leggera, che si svolgono in questi giorni a Daegu, in Corea del Sud, si apre sotto il segno della Torre Pendente. Il podista pisano Daniele Meucci infatti raggiunge l'ottavo posto nei 5.000 metri, guadagnandosi così l'accesso alla finalissima di domenica 4 settembre (ore 12,40), e togliendosi l'amaro per il 12° posto nella finale dei 10.000.

Per andare in finale serviva un piazzamento tra i primi cinque o rientrare tra i cinque migliori tempi di recupero. In prima batteria è proprio Daniele Meucci a prendere l'iniziativa e mettersi davanti a tirare da solo.

Il toscano dell'Esercito fa l'andatura, passando in 2:50.0 ai 1000 e in 5:37.6 ai 2000. Un chilometro più tardi è riassorbito nel gruppo di testa, ma resiste nella pattuglia dei battistrada. Al suono della campana arriva l'ultimo e più trascinante cambio di ritmo guidato dal viceiridato in carica, Bernard Lagat che va a vincere in 13:33.90, davanti al keniano Longosiwa (13:34.46) e all'etiope Gebremeskel (13:34.48).
L'azzurro è ottavo in un tenace 13:39.90, grazie a cui ottiene il terzo crono utile per il ripescaggio.

"Ci ho provato subito - il commento del bronzo europeo dei 10.000 di Barcellona - anche perchè era inutile restare lì in mezzo come ho fatto l'altro giorno nei 10.000. E' stata un'esperienza che mi è servita. Oggi finchè ne avevo, volevo provarci ed anche se il cambio di ritmo è stato incredibile, sono contento della mia prova. All'inizio, considerato anche il caldo, ho preso qualche rischio a mettermi in testa, ma quel vantaggio che avevo guadagnato, sapevo che mi sarebbe tornato utile per restare in scia, quando i miei avversari avrebbero cambiato. Dopo i 10mila ero un po' amareggiato, poi in questi giorni ho avuto il sostegno e l'incoraggiamento di tante persone e così ho scelto di buttarmi anche nei 5.000. Questo Mondiale mi sta dando un sacco di stimoli. Essere a contatto con questi grandi atleti, vedere come si allenano mi carica e mi dà entusiasmo per continuare a lavorare e crescere".

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