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Ac Pisa 1909, il College della discordia: grosse divergenze tra i vertici societari

In un delicato momento calcistico, si scoprono crepe tra le varie componenti societarie, causate principalmente dal Pisa Football College presentato dal presidente Petroni

Una settimana, quella che si concluderà domenica 29 maggio con la semifinale play off di ritorno, che per il Pisa sarebbe dovuta essere tranquilla in virtù del 3-0 dell’andata, ma che invece si è movimentata a partire da lunedì, quando, relativamente a faccende extra campo, è stata resa nota una missiva degli avvocati di mister Gattuso, attraverso la quale il tecnico ha precisato la sua "totale estraneità al progetto Pisa Football College che, né in qualità di testimonial, né a nessun altro titolo, lo vede coinvolto": college della discordia, sostanzialmente. Un progetto mai comunque approvato dal mister, che non partecipò neppure alla presentazione, e che ha portato a grosse crepe tra i vertici della società.

Giorni di apprensione, dove si è parlato ben poco di calcio giocato, ma a calmare le acque ci ha provato, in una dichiarazione rilasciata al Tirreno, il patron Fabio Petroni: “Per rispetto alla città, ai tifosi e alla squadra non intendo rilasciare dichiarazioni sulle questioni societarie fino alla conclusione dei playoff. La mia mente è già rivolta a domenica prossima. Un altro ostacolo da superare per raggiungere quello che tutti speriamo”.

Ma nonostante questo, proprio ieri, giovedì 26 maggio, il consigliere nerazzurro Vincenzo Taverniti, attraverso una nota ufficiale, ha fatto sapere di aver presto “atto delle dichiarazioni del Dott. Lucchesi. A mio avviso è da irresponsabili ingenerare incertezze sul futuro della società e della squadra in un momento così delicato e tra l’altro unicamente nel tentativo di procurarsi un ingiusto profitto”. Dichiarazioni però non rilasciate dal dg, che non si era esposto in settimana, ma è immediatamente intervenuto dalle telecamere di 50 Canale, precisando che “la squadra è totalmente al di fuori di tutte le situazioni, anche se è vero che da un punto di vista societario ci sono dei problemi che stiamo cercando di risolvere. C’è un po’ di preoccupazione, è lecita, perché è ovvio pensare al futuro. All'interno di Carrara Holding ci sono delle divergenze, io ho un dialogo costruttivo con Petroni ma non con Taverniti, che è un componente del CdA e di Britaly Post nonchè cognato del presidente. Indubbiamente le posizioni sono diverse, ma ci sarà un incontro nei prossimi giorni per risolvere il problema".

Il direttore prosegue poi parlando nello specifico del Pisa Football College: “Ho saputo che rispetto al progetto Football College ha preso le distanze anche Alessandro Birindelli, ma io potrò dare risposte più concrete solo la settimana prossima”. Non resta quindi che attendere.

Al momento, di certo, sembra esserci solo un matrimonio, quello tra – se così si possono chiamare – il fronte Lucchesi  e il fronte Petroni, stipulato per necessità, ma mai realmente decollato.

 

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