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Giovedì, 28 Marzo 2024
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U.S Città di Pontedera: il tecnico Indiani dice addio

Dopo cinque anni l'allenatore decide di rescindere il contratto che lo legava al Pontedera fino al 2018. “È il momento di cambiare. Per ora non mi ha cercato nessuno”

A una giornata dalla fine del campionato di Lega Pro, con la salvezza conquistata in anticipo, l'allenatore del Pontedera, Paolo Indiani, decide di lasciare i granata. Sabato 6 maggio alle 16.30 l'ultima di campionato in casa dell'Alessandria sarà anche la sua ultima partita sulla panchina del Pontedera. Questione di stimoli e di un ciclo che dopo cinque anni sembra arrivato al termine. Dopo aver portato i granata in Lega Pro Prima Divisione, il tecnico di Certaldo, 62 anni, ha conquistato per 4 anni la salvezza, raggiungendo, nel 2014, anche i playoff per la Serie B.

Un percorso straordinario che Indiani sceglie unilateralmente di chiudere con un anno di anticipo. Il suo contratto infatti sarebbe scaduto il 30 giugno 2018, ma l'allenatore ha chiesto alla società di rescindere, per essere libero di trovarsi una nuova squadra.

Sono circolate voci di un interessamento del Siena, ma in conferenza stampa Indiani assicura di non essere stato contattato da nessuno e spiega i motivi della scelta.     

“Lascio dopo cinque anni straordinari sotto tutti i punti di vista: personali, tecnici e di rapporti con l'ambiente. Credo sia giusto così, perché ritengo che la salvezza raggiunta quest'anno sia il risultato più bello e importante di questi cinque anni”. Indiani ritiene di aver dato il massimo nella sua esperienza granata, e l'ultima stagione conclusa con una salvezza più sofferta del previsto, lo ha convinto a dire basta. “Il solo pensiero di poter inficiare questi anni con qualcosa di meno bello mi ha portato a prendere questa decisione - continua Indiani - una scelta fatta con malinconia e difficoltà, ma credo sia la più giusta sotto tutti i punti di vista”. Nessuna possibilità di tornare sui propri passi. “Alla proprietà ho detto subito di non provare nemmeno a convincermi. Credo di meritarmi un progetto bello e ambizioso in un'altra realtà, ma ad oggi non ho ricevuto nemmeno una piccola offerta da un'altra squadra. La scelta va al di là dell'opportunismo e credo che sia giusto anticipare i tempi, piuttosto che aspettare la scadenza naturale del contratto”.

Paolo Indiani arriva a Pontedera nel maggio del 2012. I granata (allora allenati da Marco Masi) avevano appena vinto il campionato di Serie D, e per il ritorno nel calcio professionistico la società decide di affidarsi al tecnico di Certaldo e al direttore generale Paolo Giovannini. La prima stagione va oltre ogni aspettativa e il Pontedera, partito con l'obiettivo della salvezza, arriva al secondo posto alle spalle della Salernitana, ottenendo la promozione diretta in Prima Divisione Lega Pro.

Indiani dimostra subito di saper lavorare con i giovani, e a Pontedera trova l'ambiente ideale in cui esprimersi. In quella stagione brillano le stelle di Arrighini e Grassi, che segnano in due 39 gol. Anche l'anno successivo in Prima Divisione Lega Pro i granata superano ogni previsione e arrivano addirittura ottavi, qualificandosi ai playoff per la Serie B, dove vengono eliminati nella partita persa ai rigori contro il Lecce.

Nel 2014-15 il Pontedera raggiunge una salvezza tranquilla, piazzandosi al nono posto nella nuova Lega Pro unica, e i ragazzi di Indiani si ripetono l'anno dopo, centrando un settimo posto che resta il miglior piazzamento della storia della società.

L'ultimo anno è storia recente: il Pontedera è salvo matematicamente e sabato dirà addio all'uomo che l'ha guidato per cinque indimenticabili anni.

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