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Pisa 1909: per la salvezza serve un cambio di passo

Le parole pronunciate da Gattuso dopo il pareggio con il Latina hanno destato preoccupazione nell'ambiente nerazzurro. La nuova penalizzazione ha fatto scivolare i nerazzurri al terzultimo posto, la squadra deve ritrovare brillantezza mentale

Il momento in casa Pisa non è dei migliori. Anzi, a ben vedere, esclusi i mesi in cui la squadra ha dovuto convivere quotidianamente con gli avvilenti problemi extracalcistici, è il periodo peggiore della gestione Gattuso. Il pareggio ottenuto sabato scorso in casa con il Latina (1-1) ha lasciato degli strascichi pesanti nell'ambiente nerazzurro. Il tecnico ha rivolto una dura critica sia a sé stesso, sia al lavoro dei suoi giocatori, lanciando un chiaro monito su quali dovranno essere gli aspetti da migliorare per provare a centrare la salvezza. Un obiettivo che si è complicato ulteriormente in seguito alla ratifica della penalizzazione arrivata ieri per mano del Trinunale Nazionale Federale, che ha tolto al Pisa altri 3 punti in classifica, facendo passare Mannini e compagni da 33 a 30 punti, relegandoli in terzultima posizione.

LA SQUADRA. "Devo capire bene se sono il problema di questo calo di rendimento – ha spiegato Gattuso nel post partita di sabato scorso – e nel caso prendere la decisione di farmi da parte, per il bene della squadra, della società e di tutta la città". Queste parole hanno gettato nello scompiglio l'intero ambiente nerazzurro, che non si aspettava una stoccata del genere da parte del tecnico.

La delusione per la doppia chance mancata nel giro di una settimana, i due scontri diretti consecutivi con Vicenza e Latina che hanno portato un solo punto, era molta. Ma il dubbio sollevato da Gattuso circa la reale fiducia che lo spogliatoio ripone nei suoi confronti ha fatto sì che si scatenasse una serie di voci e di prese di posizione che sono andate dalla lealtà incondizionata al tecnico, alla richiesta di un suo esonero immediato. Probabilmente la scelta giusta, come spesso accade in questi casi, sta nel mezzo, ed è la strada che ha intrapreso la dirigenza nerazzurra. Alle parole di Gattuso non hanno fatto seguito dichiarazioni ufficiali né da parte del presidente, né da parte del figlio. Le problematiche sono state affrontate e, si spera, risolte il più possibile all'interno degli spogliatoi. Il momento è molto delicato: la recente forma della squadra dice che nelle 10 partite sin qui disputate è arrivata una sola sconfitta, ma le vittorie sono state soltanto due.

Troppo poco per una società che ha l'ambizione di salvarsi senza passare per i playout. Il quadro non migliora se si guardano le prestazioni offerte dai giocatori sul terreno di gioco. Tenendo presenti le parole espresse da Gattuso, appare lampante come ci siano dei problemi nell'interpretazione dei dettami tattici richiesti dal tecnico e dal suo staff. I cali di concentrazione e di tensione nervosa evidenziati a Vicenza ed in casa con il Latina hanno frenato pesantemente il Pisa nella sua rincorsa alla salvezza, e hanno aperto anche qualche crepa nella convinzione di riuscire a centrare questo obiettivo.

Il cambio al timone del gruppo, temuto da molti e auspicato da alcuni, non c'è stato, e la squadra si è riunita lunedi agli ordini di Gattuso per preparare la difficile trasferta di Verona. Domenica prossima, 26 marzo, alle 12.30, il Pisa scenderà in campo al 'Bentegodi' per affrontare un Hellas fra le favorite per la vittoria finale del campionato. Per strappare dalla terra veneta dei punti vitali per la classifica servirà una grande prestazione da parte di un gruppo nuovamente unito e totalmente proteso verso un unico sforzo.

LA PENALIZZAZIONE. Urge superare in fretta le problematiche evidenziate nelle ultime uscite anche a causa della penalizzazione arrivata nella mattinata di lunedi. Il Tribunale Federale Nazionale non ha accolto la difesa presentata dal presidente Corrado, e quindi lo sperato sconto nella sentenza non è arrivato. Al Pisa sono stati sottratti altri 3 punti in classifica, che si vanno a sommare a quello già decurtato qualche settimana fa. Se il campionato terminasse oggi, i nerazzurri sarebbero retrocessi in virtù dei 30 punti attuali, che significano terzultima posizione. I playout, in ogni caso, rimangono a due lunghezze, e la salvezza diretta a tre.

Questa non può neppure essere considerata la situazione definitiva, perché la giustizia sportiva deve ancora pronunciarsi su due casi: il mancato pagamento degli stipendi per quanto riguarda il Latina, ed il calcioscommesse nel caso dell'Avellino. La classifica, perciò, nelle parti basse subirà ulteriori cambiamenti che potrebbero riscrivere gli equilibri, anche a favore del Pisa. L'augurio di tutti è quello che ha espresso con pacatezza e fermezza Corrado lunedi, dopo la notizia della penalizzazione: "Adesso ci auguriamo che le stesse regole siano applicate sempre, e a tutti, con la stessa rigidità ed intransigenza. Sapremo, in ogni caso, esser più forti di tutto e di tutti e otterremo la salvezza alla nostra maniera! Guadagnandoci i punti sul campo e lottando fino all’ultimo secondo dell’ultima partita".

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