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Caos Pisa 1909, proteste di giocatori e tifosi: match d'esordio a rischio

Dopo il nuovo evolversi della situazione societaria, con la trattativa tra Britaly e Equitativa che pare naufragata, la trasferta di Terni è in dubbio, ma i rossoverdi vogliono giocare

Le parole dure di ieri di Pablo Dana sembrano aver chiuso la trattativa per l'acquisto della società da parte del fondo di Dubai, ma il presidente della Lega di B Andrea Abodi torna a spingere per questa soluzione. Freme infatti la piazza: da un lato i giocatori, da 3 giorni senza allenamento, chiedono di scioperare, assistiti dall'avvocato dell'Associazione Italiana Calciatori, dall'altra gli ultras che annunciano un presidio di protesta all'aeroporto.

In questo scenario appare fortemente in dubbio la gara in programma sabato 27 agosto contro la Ternana, che, dal canto suo, vuole però giocare: "La Ternana Calcio - scrive in una nota la società rossoverde - si oppone fermamente a tale ipotesi perché illegittima ed in violazione dei superiori principi sulla regolarità del campionato, che non permettono provvedimenti a salvaguardia di singole posizioni ma solo a tutela dell'interesse generale. Una trattativa per la cessione delle quote di una società non può e non deve rappresentare un fatto che metta in discussione la disputa di una gara secondo calendario".

Si scalda come detto la situazione anche sul lato del tifo organizzato. I gruppi della Curva Nord in un comunicato scrivono: "Ci siamo anche stancati di scrivere le stesse cose ovvero che la squadra è abbandonata da un mese e che siamo ad un solo giorno dall'inizio del campionato. Questa situazione è surreale: non possiamo credere che, come comunicato, la trattativa salti solamente per una 'divergenza' di 120mila euro. Anche la Lega di serie B deve prendere una posizione forte ed intervenire: non è pensabile che una società possa permettersi di tenere un'intera città, e tutto il campionato di serie B, in ostaggio. E' per questo che non smetteremo di farci sentire in tutte le maniere possibili ed immaginabili. Continueremo la nostra lotta contro l'attuale proprietà domani (oggi ndr) alle 15.30 nel piazzale dell'aeroporto. E non escludiamo altre iniziative di protesta, Lega Calcio compresa, se non verrà messa la parola fine a questa situazione paradossale".

Il nodo del contendere, come ha riferito Dana, oltre ai 130mila euro di differenza tra domanda e offerta, è lo stretto periodo che la proprietà del Pisa concederebbe agli acquirenti per la due diligence, il controllo dei conti. Il gruppo di Dubai chiede circa un mese per tutta la procedura, Britaly spinge per circa la metà del tempo. Equitativa resta quindi sullo sfondo, aspettando magari l'evolversi della situazione.

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