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Giovedì, 25 Aprile 2024
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Pisa - Empoli 2-3: le pagelle | Marconi cecchino infallibile, Lisi sfortunatissimo

Il centravanti mette a segno la terza doppietta consecutiva salendo a quota 7 centri in campionato. Peccato per l'ingenuità collettiva in occasione del terzo gol empolese

Termina con una beffa pazzesca la serie di risultati utili consecutivi insieme all'imbattibilità casalinga. Dopo 9 mesi esatti (era il 23 dicembre 2018, Pisa - Pro Patria 0-2) l'Arena Garibaldi viene violata dall'Empoli, che stoppa a 27 le partite senza sconfitte in campionato dei nerazzurri (8 mesi fa l'ultima battuta d'arresto, Arezzo - Pisa 1-0). Il risultato però racconta pochissimo di quanto accaduto in campo, delle emozioni trasmesse dalla squadra ai 9mila cuori nerazzurri e del fallo evidente dal quale parte l'azione del terzo gol empolese. 

Un cuore meraviglioso

Gori 6.5: provvidenziale su La Gumina nel primo tempo e sulla punizione di Stulac nella ripresa. Sui tre gol non può fare niente: Mancuso e Frattesi sono precisi e letali.

Lisi 5.5: stantuffa senza curarsi del problemino all'adduttore che lo aveva frenato a Verona. Nella ripresa raccoglie le residue energie per tenere lontana la palla dalla propria area di rigore, poi però si rende sfortunato protagonista del secondo gol empolese svirgolando con eccessiva fretta un pallone che potrebbe gestire meglio.

Benedetti 6: Mancuso scappa dalla sua parte in occasione del primo gol, ma il suo posizionamento è corretto. Sforna l'assist per il primo gol di Marconi, poi però nei secondi finali partecipa all'ingenuità di reparto che regala all'Empoli il terzo gol.

Aya 6: va in fanno soltanto una volta nel primo tempo su un'incursione in area dalla sinistra. Poi amministra la difesa con personalità e grinta. Anche lui però finisce nel calderone prima del gol partita di Frattesi.

Belli 6: meno appariscente in fase offensiva rispetto a Verona. Non sbaglia però nessun pallone, rivelandosi prezioso anche in fase di appoggio e costruzione.

Marin 6.5: è un moto perpetuo che riesce a cucire senza sbavature la fase difensiva con quella di costruzione del gioco. Le sue energie sembrano inesauribili.

Gucher 6: meno preciso rispetto alla normalità nel palleggio. La manovra fatica ad uscire pulita dai suoi piedi, anche per merito della pressione azzurra in mezzo al campo. Quando però si tratta di combattere con il coltello fra i denti non si tira indietro.

Di Quinzio 6: dopo il problema all'occhio, finalmente mette a referto la sua prima presenza in B a 30 anni. Lo fa senza farsi prendere dall'emozione. Con lui in campo la mediana nerazzurra ha qualcosa in più sul piano della qualità. (Dal 65' Ingrosso 6: provvidenziale in chiusura su Dezi in area di rigore. Rimane in campo nonostante gli sia uscita la spalla sinistra, cercando di contribuire al risultato finale).

Minesso 6.5: nel primo tempo riesce a tenere in apprensione la difesa empolese con continui tagli dal centro verso l'esterno e viceversa. Dal suo mancino parte la punizione che porta all'1-1. (Dal 56' Pinato 6: dà brillantezza e dinamismo alla manovra quando la benzina dei compagni arriva pericolosamente in riserva).

Fabbro 6: debutto assoluto in nerazzurro. Ci mette corsa, grinta e determinazione: cioè tutto quello che gli ha chiesto D'Angelo. Peccato per il diagonale ben intercettato da Brignoli. (Dal 53' Masucci 7: cuore e grinta per il 'Tano' nerazzurro, che recupera con caparbietà la palla pressando Maietta e spalancando la porta a Marconi per l'illusorio 2-2).

Marconi 7.5: incontenibile. Stavolta segna una doppietta da bomber di categoria, sfruttando due incertezze della difesa avversaria. Tocca in totale quattro palloni in area azzurra: due li trasforma in gol, sugli altri due trova i miracoli di Maietta e Brignoli. 

All. D'Angelo 6: il suo Pisa è una delle formazioni più emozionanti degli ultimi 25 anni della storia nerazzurra. Lo spettacolo in campo, sia sul piano del gioco che su quello dell'attaccamento ai colori, è impagabile. Contro l'Empoli i suoi uomini ne danno un altro saggio, tenendo in scacco fino a 30 secondi dalla fine una formazione che non più tardi di 4 mesi fa perdeva la Serie A a due minuti dalla fine dell'ultima giornata. Scusate se è poco. Se poi si aggiunge a questo il particolare che il terzo gol azzurro nasce da un evidente fallo su Masucci, la delusione per la sconfitta non può che aumentare. 5 reti incassate in 2 partite sono sicuramente un dato sul quale ragionare e lavorare, per rimediare già dalla partita di Venezia di sabato 28 settembre. Però questo Pisa ha un'anima che rispecchia l'amore e la passione della sua gente.

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