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Ac Pisa, le pagelle della stagione: I Centrocampisti

Ogni giorno analizzeremo reparto per reparto tutta la rosa del Pisa, compreso staff e dirigenza al termine di questa pur ottima stagione chiusa con la sconfitta in finale play off contro il Latina

BARBERIS: il centrocampista del dicembre '93 apre e chiude la stagione del Pisa con due suoi gol, sempre col Latina. Cresce alla distanza dimostrandosi un vero e proprio metronomo, lancio precisissimo, sempre a testa alta, ottima tecnica di base e buona determinazione. Uno dei prospetti più interessanti. 27 presenze e 3 gol.

BUSCE': nella sua (forse) ultima stagione da calciatore gioca alla grande, spesso in non perfette condizioni fisiche risponde sempre presente alle chiamate del mister. Utile in tutte le zone del campo, si fa sentire quando ce n'è bisogno. 29 presenze 2 gol.

FAVASULI: il capitano Francesco Favasuli è entrato nel cuore dei tifosi per quei suoi modi di fare determinati, grintosi, ma sempre educati dentro e fuori dal campo. Capocannoniere della squadra con 12 reti si dimostra importantissimo sia come mezz'ala nel 3-5-2 che come interno nel 4-4-2. Memorabile la sua rete a Perugia nei playoff. 31 presenze 12 gol.

FONDI: Dopo due buone stagioni a Foligno e Lumezzane arriva a Pisa con aspettative, vedendo anche quello che fa nel precampionato. Non riesce spesso però ad imporsi né in mezzo né sull'esterno, pur mettendo in campo sempre tanta corsa e dinamismo. 22 presenze.

MINGAZZINI: da subito nel cuore della squadra fa una prima parte di stagione alla grande tanto che a Gennaio qualche squadra di B gli mette gli occhi addosso. Lui decide di rimanere e portare la squadra fino ai playoff nonostante una leggera flessione negli ultimi mesi. 26 presenze.

PEDRELLI: L'esterno arriva a Gennaio dalla Carrarese e viene da subito utilizzato in tandem con Benedetti dimostrando un ottimo cross e tanta corsa. Trova meno spazio nel finale chiuso un po' da Rizzo, ma riesce negli spezzoni a dare comunque il suo contributo. 12 presenze.

RIZZO: una sorta di giovane Kaka qualcuno l'ha ribattezzato. Di certo per adesso il paragone è un po' azzardato, anche se il prodotto delle giovanili della Sampdoria ha tantissime qualità che abbina a un gran dinamismo e fisicità. Non parte davanti, ma esplode nella gara di campionato a Perugia e, nonostante qualche acciacco, diventa titolare inamovibile attraversando però un periodo di flessione verso febbraio. 27 presenze 3 gol

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