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Pisa - Pro Piacenza 3-2: le pagelle | Nel gol di Di Quinzio c'è la voglia di riscatto di tutta la squadra

La rete firmata dal numero 10 allo scadere permette ai nerazzurri di tornare in corsa almeno per il secondo posto. Il lavoro di mister Petrone sta già dando i suoi frutti

Il Pisa fa sua una partita folle, senza un vero padrone nei quindici minuti finali, recupero compreso, nei quali si sono susseguiti ben quattro gol. Un ottovolante di emozioni che alla fine ha premiato l'orgoglio, il coraggio, la tenacia, la forza ed il cinismo del Pisa, fortunato ma soprattutto abile a trasformare in gol praticamente la totalità delle occasioni da rete create. Gli uomini di mister Petrone centrano così la seconda vittoria consecutiva grazie ad una prova collettiva finalmente maiuscola, impreziosita dalle molti eccellenti prestazioni singole: Di Quinzio, Eusepi e Masucci su tutti (devastante l'impatto di quest'ultimo dopo il suo ingresso in campo).

Spogliatoio ritrovato

Voltolini 6: non può niente sui due eurogol pescati in mischia dal Pro Piacenza. Sul momentaneo 2-2 di Musetti addirittura riesce a metterci la mano, ma non quel tanto che basta per deviare fuori dallo specchio. Sicuro nei rinvii con i piedi e nelle uscite.

Filippini 7: ha il gran merito di farsi trovare pronto e attento al momento del tap-in dopo l'errore dal dischetto di Negro. Stantuffa con personalità e continuità sulla sua fascia di competenza, arrivando a fornire alcuni ottimi cross in fase offensiva. In crescita costante dopo una fase centrale di stagione vissuta in riserva.

Lisuzzo 7: granitico nelle chiusure ed elegante in un paio di anticipi con uscite palla al piede annesse che scuotono dal torpore la squadra nella prima frazione. E' una delle anime dello spogliatoio, e si vede. Commette l'errore di concedere la punizione del 2-2, ma visto il risultato finale gli si può perdonare.

Sabotic 7: il montenegrino ormai è un'assoluta certezza dello scacchiere nerazzurro. Costringe alle maniere forti Mastroianni, subendo il fallo che manda l'attaccanta anzitempo sotto la doccia. Non sbaglia niente, né nel contrasto aereo che con la palla a terra.

Birindelli 6: arriva il primo caldo del finale di campionato, e  puntuali tornano i crampi intorno all'ora di gioco. In vista di un epilogo convulso e da vivere a mille all'ora è un problema che deve essere portato a risoluzione. (Dal 69' Setola 6.5: si fa vedere con personalità nella metà campo avversaria con alcune sovrapposizioni ben confezionate per tempismo e dinamismo).

Di Quinzio 7.5 (il migliore): il numero 10 gioca a tutto campo. L'intesa con Filippini è ottima, così come l'affinità con il reparto offensivo. Svaria in lungo e in largo, gestendo una miriade di palloni sempre con grande lucidità. Ha anche il merito di farsi trovare pronto nel momento decisivo del match, indirizzando con rabbia verso la porta piacentina la palla della vittoria. Soltanto le prossime partite ci diranno se il suo gol sarà stato quello della svolta decisiva.

Maltese 6: partita senza infamia e senza lode per il numero 8 nerazzurro. Si fa vedere molto nella prima frazione, ma sbaglia anche troppo in fase di costruzione della manovra. Però non si nasconde mai e offre sempre l'appoggio ai compagni di squadra. (Dal 46' Izzillo 6: interpreta il ruolo di regista in maniera differente rispetto a Maltese, preferendo maggiormente gli scambi corti. Sostiene la spinta, e abbandona il campo soltanto per una fastidiosa contusione al ginocchio. Dall'88' De Vitis sv).

Gucher 6.5: alza i ritmi quando la partita lo richiede. Li abbassa quando vede che i compagni di squadra necessitano di ossigeno. Guida la squadra con esperienza, e con altrettanta sapienza pressa tutti gli avversari che gravitano nella sua zona senza mai rischiare l'ammonizione che gli sarebbe costata la squalifica nel derby di Livorno.

Lisi 6.5: primo tempo in difficoltà, chiuso e raddoppiato sistematicamente dagli avversari. Nella ripresa però si aprono molti spazi, e il numero 11 nerazzurro inforca il 'motorino' e sprinta sulla fascia destra mettendo in grave difficoltà la difesa rossonera. Da il 'la' all'azione del rigore su Eusepi. (Dall'88' Sainz Maza sv).

Negro 6: sfianca gli avversari con un movimento continuo sulla trequarti, attirando a sé due avversari ogni volta che entra in possesso della palla. Apre il campo alla cavalcata di Lisi conclusa con il calcio di rigore grazie ad un'apertura da far vedere nelle scuole calcio. (Dal 66' Masucci 7: entra in campo con la voglia di spaccare la gara. Offre la consueta gara di sostanza, impegno e sacrificio per i compagni. Si fa trovare al posto giusto sul suggerimento di Eusepi, chiudendo con un comodo appoggio in rete la strepitosa azione del centravanti).

Eusepi 7: un centravanti vero. Il numero 23 si riscopre 'Re' all'Arena Garibaldi anche senza segnare. Il merito del 2-1 praticamente è da ascrivere completamente a lui: irresistibile la progressione sulla linea di fondo. Prima e dopo questo episodio fa vedere anche tutto il resto del suo repertorio, con una convinzione che non si era mai ammirata prima.

All. Petrone 7.5: il suo Pisa c'è. I nerazzurri vanno, corrono, e vincono divertendo anche. Oltre a sfatare finalmente il tabù della vittoria fra le mura amiche che mancava ormai da due mesi, i nerazzurri riescono a trascinarsi dietro tutto lo stadio grazie ad una prestazione fatta di voglia, di convinzione, di rabbia e di fame agonistica. Se tecnicamente e tatticamente era sotto gli occhi di tutti che il gruppo guidato da Mannini e Lisuzzo fosse di primissimo livello, è merito del tecnico di origini campane l'aver dato nel giro di una settimana scarsa di lavoro la consapevolezza nei propri mezzi. Una novità che si è vista nella spinta con cui il Pisa ha cercato e conquistato i tre punti. Una caratteristiche che Petrone desidera possa diventare sempre più il tratto distintivo dell'organico a sua disposizione. L'ex allenatore di Ascoli e Catania spesso ha affermato di voler dare al Pisa una fisionomia da squadra vincente, con un'identità ed una mentalità positive e sempre propositive. L'unico modo per arrivare a questo obiettivo è, manco a dirlo, inanellare vittorie.

Buona personalità per gli emiliani

Gori 6.5, Calandra 6, Belotti 6, Battistini 5.5, Belfasti 6 (dal 72' Paramatti 6.5), Aspas 6.5 (dall'81' Frick sv), La Vigna 6, Cavagna 5.5, Messina 5.5 (dal 53' Mastroianni 5), Alessandro 6.5, Musetti 6.5.

Pea 6: partiamo dal presupposto che il Pisa non ha rubato niente al Pro Piacenza con il gol sul fischio finale di Di Quinzio. Risultato a parte, però, la squadra emiliana ha disputato una buona partita in uno stadio importante e in un'atmosfera elettrica. Da esaltare le prodezze dei singoli che hanno portato al doppio pareggio, maturato grazie ad una ripresa giocata con un convinto atteggiamento propositivo. Per centrare la salvezza, però, mister Pea dovrà limitare al massimo le leggerezze commesse in difesa nei quindici minuti finali. 

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