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AC Pisa, dopo il summit un silenzio che non piace

Ieri a Chianciano si è tenuto il tanto atteso summit tra i soci del sodalizio nerazzurro per verificare se il patron Camilli voglia davvero mollare: l'impressione sembrerebbe proprio quella

Tutto tace. I protagonisti della riunione del primo pomeriggio di ieri a Chianciano Terme, programmata per capire quale possa essere il futuro del Pisa, si trincerano dietro al silenzio, ma trapela che Battini, Sbrana, Cava e Palmas non abbiano fatto un viaggio a vuoto. Non c'è ancora voglia di parlare, forse perchè qualcosa di deciso non c'è ancora anche se a questo punto sembra chiaro che Piero Camilli abbia confermato la sua ferma intenzione di mollare tutto.

Non gli è piaciuto il fatto che i suoi soci abbiano deciso di andare ugualmente avanti sul progetto Cittadella dello sport e non gli è piaciuto a tal punto che ha deciso di mettere in vendita il suo 20% di quote della società (al quale con ogni probabilità dovrebbe aggiungersi anche il 30% del suo braccio destro Valentini), “regalando” alla città un'altra estate molto calda. I primi sviluppi dovrebbero esserci a breve e già nei primi giorni della settimana potrebbe essere diffuso qualche comunicato ufficiale, a meno che Camilli non decida di fare un passo indietro o addirittura rilanciare: sembrerà strano (ed in questa situazione appare ancora più improbabile), ma in passato in situazioni similari il Comandante, quando sembrava sul punto di mollare, ha invece “raddoppiato”.

In città c'è chi spera in questo per avere un futuro più roseo e più stabile anche se altri invece si augurano un disimpegno ufficiale di Camilli, perchè per una tifoseria così attaccata a questi colori è molto difficile ed impegnativo stare dietro alle “sparate” del quasi ex azionista dell'AC Pisa.

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