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Pisa S.C. 1909: dopo la bella vittoria di Piacenza arriva la prova di maturità

Gli uomini di Pazienza sono attesi dalla partita più delicata della prima parte di stagione. Un successo riaprirebbe definitivamente i giochi per la vetta della classifica

Il momento tanto atteso è arrivato. Purtroppo l'entusiasmo è stato sopito dalle contorte norme burocratiche e dalle inflessibili regole sulla sicurezza, ma la settimana che precede il derby con il Livorno è entrata nel vivo. Il Pisa di Michele Pazienza si presenta all'appuntamento con gli amaranto in ottime condizioni psicologiche, ed in buone condizioni fisiche. Oltre alla partita che sancirà il ritorno sul campo di calcio di una delle rivalità - sportiva e non - più accese d'Italia, domenica 26 novembre sarà anche l'occasione per i nerazzurri per riaprire definitivamente la lotta per il primo posto del Girone A di Serie C.

In casa bisogna accelerare

Il Pisa si presenta alla supersfida con 28 punti in classifica dopo 15 giornate. Un bottino di tutto rispetto, se si considerano i 14 turni senza sconfitte e la recente striscia di tre vittorie e un pareggio nelle ultime quattro trasferte. Il cammino dei nerazzurri però è stato frenato dai troppi pareggi interni, che hanno fatto allontanare il Livorno in vetta. I labronici si trovano a quota 36, e si presenteranno all'Arena Garibaldi da imbattuti, con il miglior attacco e la seconda miglior difesa (dietro proprio ai nerazzurri) del girone. Sarà una sfida affascinante ed interessante anche a livello tecnico e tattico. Le due squadre, infatti, in questa prima parte di stagione hanno evidenziato due impostazioni di gioco differenti. 

Molto più fisico, potente, muscolare il Livorno. Decisamente più tecnico, in alcuni frangenti fin troppo lezioso e compassato, il Pisa. Pazienza dal suo insediamento sulla panchina sta cercando di mutare in parte le caratteristiche alla squadra, anche se ovviamente alcune peculiarità fanno parte della struttura dell'organico. Elasticità e abilità nel capire ed adattarsi alle differenti situazioni di gioco: è questo il credo dell'ex mediano del Napoli, che soprattutto lontano dall'Arena Garibaldi sembra aver trovato il bandolo di una matassa che, soltanto qualche settimana fa, sembrava irrimediabilmente ingarbugliata.

Adesso però il Pisa deve iniziare a correre anche fra le mura amiche. Nonostante i troppi pareggi casalinghi, il match con il Livorno arriva nel momento migliore per imprimere alla stagione un'ulteriore accelerazione. E' vero: la squadra di Sottil fino ad oggi è stata una macchina perfetta, capace di raddrizzare e ribaltare anche partite che sembravano già chiuse. Gli amaranto sono in grande fiducia e riescono anche nelle giocate più complesse. Ma il calcio è uno sport che vive sugli episodi e di momenti. Una vittoria nel derby potrebbe dare al Pisa la convinzione di poter realmente combattere ad armi pari con i 'cugini'; e a questi ultimi potrebbe instillare il dubbio che, nonostante il rendimento super nella prima parte del campionato, per trionfare a maggio si debba fare i conti con un avversario di pari forza.

Coreografia triste

La prevendita per la gara di domenica 26 novembre è iniziata a gonfie vele. Dopo pochissime ore si registra già il tutto esaurito in gradinata, oltre ovviamente alla Curva Nord, i cui posti (pochi rispetto alle reali possibilità del settore, sempre in virtù delle norme sulla capienza) risultano tutti occupati da abbonamenti e carnet. Purtroppo però prorprio questi saranno i due settori maggiormente coinvolti nella protesta del tifo nerazzurro: in segno di opposizione alla limitazione massiccia sui posti a disposizione, i gruppi organizzati di curva e molti sostenitori di gradinata non entreranno allo stadio. Né dal Viminale, né dalla prefettura pisana sono state concesse deroghe sulla capienza dell'Arena Garibaldi, che quindi offrirà i consueti 8.600 posti, di cui soltanto 400 ai livornesi.

Anche loro nei giorni scorsi avevano espresso il totale rifiuto ad un contingentamento così accentuato dei tagliandi, per una partita che avrebbe potuto permettere un vero e proprio esodo. I gruppi del tifo organizzato amaranto, al pari dei loro omologhi nerazzurri, hanno annunciato di disertare la trasferta, invitando il resto della tifoseria a fare lo stesso. Nelle prossime ore si conoscerà il primo dato parziale sulla prevendita per la Curva Sud, ma anche se i 400 biglietti dovessero essere acquistati tutti, resterebbe la sensazione di amaro in bocca. Una delusione dettata dal fatto che l'entusiasmo e le coreografie spettacolari create da un'Arena Garibaldi stipata in ogni ordine di posto siano stati tarpati da norme inflessibili. Ma sulla sicurezza è piuttosto difficile fare deroghe. Però un'ultima domanda, su questo tema, non può che sorgere spontanea. Se proprio la sicurezza e le condizioni critiche in cui versa l'Arena Garibaldi sono state le problematiche che rendono impossibile un aumento di capienza - nonostante l'impianto possa contenere almeno 20.000 spettatori - non sarebbe il caso di rendere più fluido l'iter per la ristrutturazione dello stadio, per la quale il presidente Corrado ha già stanziato 30 milioni di euro? Perché se la stagione dovesse andare come tutti gli sportivi pisani si augurano, l'anno prossimo, in cadetteria, queste situazioni di disagio saranno all'ordine del giorno.

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