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Pisa S.C. 1909: vittorie ed entusiasmo per preparare le prossime quattro gare di campionato

Attacco in salute, difesa ermetica, manovra fluida: i nerazzurri guardano con fiducia ai prossimi impegni ufficiali

9 punti nelle ultime tre partite, tre vittorie consecutive contro formazioni sulla carta costruite per rincorrere la salvezza, entusiasmo e fiducia nei propri mezzi. La fotografia scattata al momento vissuto dal Pisa ci restituiscono una situazione ottimale per preparare al meglio i prossimi impegni di campionato. La squadra di Luca D'Angelo ha saputo trasformare i (pochi) mugugni delle primissime uscite in campionato in applausi, sostegno e ottimismo in vista di un poker di partite che nel giro di 15 giorni potrebbero dire molto delle ambizioni concrete dello spogliatoio nerazzurro.

L'arma della fiducia

La squadra è in splendida salute: psicologica e fisica. Nel calcio, ai massimi livelli come nelle competizioni amatoriali, la cura migliore per guarire da qualsiasi 'malanno' e per far crescere la fiducia nei propri mezzi e l'autostima è una sola: la vittoria. Il Pisa di successi ne ha ottenuti ben tre in fila nel giro di otto giorni, scalando posizioni in classifica e accrescendo la positività dell'intero ambiente. Le vittorie conquistate contro Pistoiese e Gozzano - in trasferta - e con il Pro Piacenza all'Arena Garibaldi hanno portato Moscardelli e compagni al secondo posto, a quota 14 punti, a sole due lunghezze dalla vetta occupata al momento dal Piacenza (unica squadra capace di sconfiggere i nerazzurri in questo avvio di stagione). Dopo un discreto avvio, caratterizzato però da una accentuata difficoltà nello sviluppo del gioco e nella capacità di convertire in gol le occasioni create, la squadra allenata da mister D'Angelo sta progressivamente migliorando sia la qualità del gioco che il cinismo davanti alla porta avversaria. Un particolare questo di non poco conto, se si considera che i nerazzurri hanno ottenuto le tre vittorie consecutive contro compagini costruite per la salvezza. Squadre che nelle ultime stagioni spesso hanno giocato dei brutti scherzi al Pisa: basti tornare con la memoria al punto in due gare ottenuto con il Gavorrano lo scorso anno, oppure al pareggio interno con la Giana Erminio o la sconfitta sul campo dell'Olbia. Niente di tutto questo: i nerazzurri hanno imposto la migliore caratura tecnica e la maggiore forza fisica, sopperendo in qualche caso con personalità anche ad alcuni problemi di formazione.

I numeri della squadra

Nelle ultime tre partite il Pisa ha messo a segno 7 reti, incassandone per contro soltanto una. I numeri nel calcio spesso consentono di individuare molto bene il momento di una squadra, se letti ovviamente in relazione al contesto delle partite disputate. Nei 270 e passa minuti giocati con Pistoiese, Pro Piacenza e Gozzano non ci sono soltanto le ottime giocate nella metà campo avversaria, ma anche la solida tenuta difensiva propiziata da un atteggiamento complessivo della squadra molto positivo. Dagli attaccanti a Gori tra i pali, gli undici nerazzurri in campo stanno dimostrando di comprendere al meglio i dettami dell'allenatore: intensità e aggressività in fase di protezione della porta e di riconquista della palla, precisione e dinamismo nelle giocate offensive. Un mix molto semplice sulla carta, come spesso sottolineato da Luca D'Angelo: "Dal ritiro di Storo stiamo studiando due moduli e pochi dettami tattici. Sono dell'idea che i giocatori debbano essere messi nelle condizioni di esprimersi al meglio in campo, e per poterlo fare devono seguire poche e chiare indicazioni". Naturalmente la tenuta difensiva ed il ritrovato feeling con il gol sono merito anche delle prestazioni dei singoli. E' obbligatorio infatti citare la sicurezza che Stefano Gori tra i pali sta infondendo alla linea difensiva e al resto della squadra. Così come la continuità di rendimento trovata da De Vitis e la brillantezza di elementi come Gucher e Marin, abili a cucire il gioco e contemporaneamente proteggere la trequarti difensiva. Oppure la verve di Gaetano Masucci o il gol con cui Michele Marconi è riuscito a sbloccarsi in maglia nerazzurra. Senza dimenticare l'importanza capitale, in campo e fuori, di un personaggio come Moscardelli. 

La gestione della rosa

A convincere l'ambiente nerazzurro è anche la gestione dello spogliatoio proposta da mister D'Angelo. Sullo scheletro del modulo di base con cui il Pisa ha iniziato a lavorare sin dal primo giorno del ritiro a Storo, il tecnico abruzzese sta proponendo una rotazione serrata di tutti gli elementi a sua disposizione. A differenza dello scorso anno, quando il turn over veniva impiegato spesso ma con poco senso logico, in questo avvio di campionato i nerazzurri stanno proponendo interpreti nuovi ma con un rendimento positivo e costante. Citando la nota proprietà commutativa delle operazioni matematiche: cambiando l'ordine degli addendi il risultato non cambia. Nelle ultime due partite ad esempio, contro Pro Piacenza e Gozzano, capitan Moscardelli ha guardato i suoi compagni dalla panchina, assistendo alle reti decisive di Masucci prima e Marconi poi. Oppure Di Quinzio, accomodatosi in panchina con Pistoiese e Pro Piacenza in favore di un ottimo Marin, e decisivo lunedì a Vercelli nell'azione del rigore che ha sbloccato il match. Tutti i componenti dell'organico nerazzurro si sentono pienamente partecipi del progetto tecnico e tattico inaugurato tre mesi fa, e quando vengono chiamati in causa rispondono con personalità e qualità. Un fatto determinante nel campionato di Serie C ha fatto la differenza nell'avvio del campionato nerazzurro: i subentrati dalla panchina riescono spesso a lasciare il segno sulla partita. E quando ci si può permettere di lasciare a riposo, a rotazione, elementi come Gucher, Di Quinzio, Marconi, Zammarini, Masi o Buschiazzo, c'è di che essere ottimisti e fiduciosi.

Poker da brividi

Ottimismo e fiducia che serviranno abbondantemente nelle prossime quattro partite di campionato, quando i nerazzurri 'si misureranno la febbre' contro compagini allestite per i piani altissimi della graduatoria. Nell'ordine, Moscardelli e compagni dovranno affrontare: Pro Vercelli, Virtus Entella o Viterbese (in settimana si saprà se i liguri riusciranno a vincere la loro battaglia con la Lega B ed essere riammessi in cadetteria, liberando così il posto allo spostamento del club laziale nel Girone A dal C. In caso di mancata riammissione, la squadra di Chiavari resterà nel raggruppamento del Pisa), Siena e Lucchese

Il tour de force inizierà domenica 28 ottobre contro le bianche casacche di Vercelli, con fischio d'inizio alle 16.30. Poi verrà la volta delle tre trasferte in una settimana: domenica 4 novembre il Pisa giocherà sul campo dell'Entella o della Viterbese, mercoledì 7 a Siena (recupero della seconda giornata) e domenica 11 si chiuderà il valzer con il 'derby del Foro'. Al termine di questa mini serie di ferro si potrà capire meglio quale ruolo potrà recitare il Pisa nel prosieguo della stagione.

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