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Salute: con il defibrillatore sport in tutta sicurezza e tranquillità

La provincia di Pisa ha consegnato a cinque società sportive della provincia di Pisa cinque apparecchi in comodato d'uso gratuito per un anno: ogni anno 60mila persone muoiono per arresto cardiaco in Italia

Accrescere la sicurezza nello svolgimento della pratica fisica e atletica. Questo l'obiettivo della Provincia di Pisa che, per mano dell’assessore allo sport Salvatore Sanzo, ha effettuato questa mattina la consegna - con la formula del comodato d’uso gratuito per un anno - di cinque defibrillatori semiautomatici, da utilizzare in caso di crisi o anomalie cardiache, ad altrettanti soggetti associativi locali operanti nell’organizzazione di attività motorie e agonistiche, che sono stati selezionati attraverso un apposito bando pubblicato nei mesi scorsi. Si tratta del Comitato territoriale Uisp (ente promozionale), per il quale ha ritirato l’apparecchio Lorenzo Bani; della Polisportiva Casciana Terme (basket, volley, ginnastica, karate e altro), che ha partecipato al conferimento con Renzo Ceccanti; e ancora di tre sodalizi pisani: la Canottieri Arno, con Simone Colla; la Ies (basket), con Sonia De Falco; e la Freccia Azzurra (calcio), con Maurizio Faraci.

L’individuazione degli aggiudicatari degli apparecchi è avvenuta attraverso la formazione di una graduatoria, dalla quale sono stati scelti appunto i primi cinque classificati. Al termine del periodo di comodato d’uso stabilito (come detto 12 mesi), i dispositivi saranno passati alle società piazzatesi dal sesto al decimo posto, che li utilizzeranno a loro volta per 12 mesi; e così via, di anno in anno, procedendo verso il basso per gruppi di cinque società fino al competo scorrimento della graduatoria.

“Nostro obiettivo - ha detto Sanzo - è sostenere le società sportive e contribuire a tutelare la salute degli atleti”. La Mic (Morte improvvisa cardiaca) è a tutt’oggi uno fra i più drammatici problemi sanitari irrisolti: ogni anno in Italia l’arresto cardiocircolatorio uccide circa 60.000 persone, risultando la principale causa diretta di decesso nel Paese. Gli incidenti stradali - per fare un tragico paragone - mietono 7.500 vite, l’Aids meno di 200. “A causa dell’imprevedibilità con cui l’arresto circolatorio colpisce - spiega il cardiologo Maurizio Cecchini - molte delle vittime muoiono prima di raggiungere l’ospedale o di poter essere soccorse da una equipe sanitaria territoriale dotata di defibrillatore e abilitata a usarlo”.

Perciò le società assegnatarie esprimono “sentita soddisfazione”, queste le parole di Sonia De Falco (Ies) e Maurizio Faraci, (Freccia Azzurra), “per un’opportunità importante”. Concetto ripreso da Simone Colla (Canottieri Arno”): “Offriamo servizi a centinaia di persone: 500 i soli atleti di nuoto, pallanuoto, canoa e canottaggio; oltre agli iscritti ai corsi di assistente bagnante e di attività fisica assistita. La piscina di Barbaricina ha 800 utenti al giorno con punte di 1.000, chiaro che un defibrillatore sia fondamentale: in 14 saranno addestrati all'uso per garantirne sempre la possibilità di intervento in tutta la struttura”.

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