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Caos ripescaggi in B: le prossime tre partite del Pisa a rischio

Il Tar del Lazio sospende la decisione del format a 19 squadre del campionato cadetto, rimettendo così in corsa Novara, Ternana, Pro Vercelli, Virtus Entella e Siena

Sembrava che la Serie C potesse avviarsi verso la normalità, con i primi recuperi delle gare di campionato saltate a causa del caos ripescaggi che aveva caratterizzato l'intera estate. Ed invece nella giornata di oggi, mercoledì 24 ottobre, ci ha pensato la giustizia a riportare la seconda e la terza serie del calcio italiano indietro di 4 mesi. Una decisione, quella assunta dal Tar del Lazio, che rischia di far saltare anche i programmi delle prossime due settimane del Pisa.

Format a 19 squadre inammissibile

Il nocciolo della questione è la sentenza emanata nella tarda mattinata di oggi dal Tar del Lazio, che ha giudicato inammissibile la decisione presa in piena estate dal commissario straordinario della Figc, Fabbricini, e dal presidente della Lega B, Balata, di ridurre l'organico della serie cadetta a 19 società. Blocco arbitrario dei ripescaggi e regolamento del campionato infranto consapevolmente con il benestare di tutti i club iscritti. Com'è ormai risaputo, fin dai momenti immediatamente successivi alla decisione presa dai vertici di Serie B e Figc, sono arrivate le forti reazioni delle società colpite e danneggiate, che a vario titolo hanno chiesto la riammissione, il reintegro o il ripescaggio. Virtus Entella (riammissione), Ternana, Novara e Pro Vercelli (reintegro), Catania e Siena (ripescaggio): tutte queste società hanno dato vita ad una battaglia legale che si è prolungata nelle aule e sulle scrivanie dei giudici del Tfn, del Tar e del Coni, senza arrivare ad una soluzione precisa, chiara, definitia e soprattutto condivisa da tutte le parti in causa.

Nel mentre sia il campionato di Serie B che quello di Serie C sono partiti e hanno portato avanti le partite in programma, arrivando in entrambi i casi all'ottava giornata. Oggi pomeriggio si sarebbero dovuti disputare ben quattro recuperi del primo turno, che era stato saltato dalle squadre interessate dalla questione dei ripescaggi. Come un fulmine a ciel sereno, invece, proprio quando molti fattori lasciavano presagire che si potesse compiere un altro passo verso la normalità, si è levata la voce del tribunale del Lazio che ha rimesso nuovamente tutto in discussione. E naturalmente le quattro gare sono state nuovamente rimandate a data da destinarsi.

Serie B a 22?

Nel frattempo almeno un tassello del puzzle è andato al suo posto: il 22 ottobre è stato eletto a presidente della Figc Gabriele Gravina, numero uno uscente della Serie C. Proprio il dirigente abruzzese nel mese di agosto aveva rimarcato con decisione il pensiero che la Serie B a 19 squadre fosse una forzatura contraria ai regolamenti, spingendo per un ritorno immediato al format composto da 22 società. La Federazione adesso ha tra i piedi la palla scottante passatagli dal Tar: occorre decidere come agire nei confronti della cadetteria e delle società rientrate clamorosamente in gioco per il ripescaggio (o riammissione, o reintegro). Il Tar si è comunque cautelato fissando al 26 marzo 2019 l'udienza nella quale verrà discussa la decisione di ridurre arbitrariamente l'organico della Serie B: in quella sede verrà stabilito se le società coinvolte potranno giovarsi di un cospicuo risarcimento in denaro dei danni subiti.

Nell'immediato però la disastrosa condizione del calcio italiano ha bisogno di una decisione concreta, da attuare nel breve volgere di pochi giorni. La Figc, preso atto che la B dovrà tornare a 22 squadre, deve stabilire quali saranno le tre società che verranno portate dalla C al piano superiore. Per completare questo percorso la Federazione ha davanti a sé tre vie: demandare la decisione al Collegio di Garanzia del Coni; decidere autonomamente; rimettere la questione nelle mani del Tar del Lazio. Subito dopo la sentenza di quest'ultimo Gabriele Gravina ha convocato una riunione d'urgenza con gli avvocati della Federazione che è ancora in corso, e dalla quale emergeranno nuovi particolari e ulteriori indicazioni che dovranno essere seguite ed eseguite dalla Lega B.

Prossime tre giornate a rischio

Lo scenario disastroso che fa da sfondo al nostro calcio coinvolge, suo malgrado, anche il Pisa. Il calendario del Girone A infatti impone ai nerazzurri, nelle prossime due settimane, tre partite consecutive contro altrettante società direttamente coinvolte nel caos. In ordine: domenica 28 ottobre match con la Pro Vercelli, domenica 4 novembre trasferta a Chiavari sul campo dell'Entella, mercoledì 7 novembre partita in casa del Siena. La sensazione è che, se non si dovesse arrivare ad una decisione nel giro di 24-48 ore, quanto meno la gara di domenica prossima con i piemontesi verrà rimandata. Con un grosso punto interrogativo in merito alle altre due. Moscardelli e compagni quindi rischiano di dover tornare in campo fra più di due settimane: per la precisione nel derby del Foro con la Lucchese, domenica 11 novembre. Con buona pace della preparazione atletico-tattica, della continuità e della regolarità del campionato.

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