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Pisa 1909, oltre 1000 tifosi alla Leopolda: "Faremo pressione, venerdì non si gioca"

Salone gremito all'assemblea indetta dai gruppi organizzati. Fissati gli appuntamenti di mobilitazione, fino al gesto estremo di impedire la partita

"Abbiamo iniziato questa lotta insieme ed insieme continueremo. La situazione è tragica. Serve una presa di posizione della città per evitare lo sfacelo". Con queste parole gli ultras hanno aperto l'assemblea pubblica di ieri sera 5 dicembre alla Stazione Leopolda. La mobilitazione era stata lanciata per decidere cosa fare per salvare il Pisa, sempre più sull'orlo del baratro dopo il recente rifiuto della proprietà di accettare la proposta di acquisto del gruppo Corrado.

Così è stato. Dopo vari interventi alla presenza di oltre 1000 persone, sono stati ancora i gruppi organizzati a trarre le fila delle proposte ed è prevalsa la scelta dell'azione: una serie di iniziative per "fare pressione a livello nazionale", fino a "far saltare il campionato, non far pagare Sky" se necessario, per convincere Petroni a vendere. L'offerta di Magico infatti pare sia ancora valida dicono gli ultras, in caso di ripensamenti.

Tre gli appuntamenti decisi. Mercoledì 7 dicembre manifestazione davanti alla Prefettura, con sciarpe e bandiere, per lanciare il segnale che le istituzioni devono intervenire; giovedì 8 dicembre ritrovo nel pomeriggio all'Arena Garibaldi ad assistere all'allenamento della squadra, a cui sarà appunto chiesto di spostarsi allo stadio per ricevere il sostegno dei tifosi in questa difficile situazione.

E poi venerdì sera, Pisa-Bari: non far giocare la partita, impedendo l'arrivo dei giocatori allo stadio, sull'esempio di quanto accaduto con il Celta Vigo. "Una decisione estrema, a cui speriamo che non si arrivi" affermano gli ultras, dopo che gli applausi all'idea hanno confermato la decisione. "Speriamo che si trovi una soluzione prima, ma le penalizzazioni non possono fare paura in confronto al fallimento, che potrebbe arrivare nei prossimi mesi, visto che il 16 dicembre ci sono già 1,6 milioni di stipendi da pagare". Critiche anche per il presidente di Lega B Abodi: "Tanti rinvii fatti per portare avanti il campionato senza risolvere il problema societario".

Ogni scenario è ormai possibile ed i tifosi non si fanno illusioni: "Lotteremo insieme, con questa squadra, fino a fine dicembre. I giocatori e l'allenatore si sono comportati da uomini, dopo saranno liberi di andarsene". Ma i tifosi non mollano di un millimetro: "Deve essere una settimana di lotta questa, in cui ci giochiamo tutto. Dopo sarà troppo tardi. Dopo i vari ultimatum che ci hanno dato, adesso lo imponiamo noi".

Si chiude con il coro "Il Pisa siamo noi" e "Petroni vattene". I supporters nerazzurri sono pronti a mantenere le promesse, non resta che vedere se anche gli altri soggetti in campo faranno altrettanto.

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