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Sabato, 20 Aprile 2024
Animali San Giuliano Terme

Gatti spariti, la possibile svolta: finiti nelle gabbie di un bracconiere

E' l'ipotesi sulla quale stanno lavorando anche gli operatori dell'Ente Nazionale Protezione Animali dopo la scoperta di una postazione di bracconaggio lungo la golena del fiume Serchio

Diverse segnalazioni di animali d'affezione spariti sono arrivate negli ultimi tempi alla sede Enpa (Ente Nazionale Protezione Animali) di Pisa. Le misteriose sparizioni riguardavano in particolare una zona golenale lungo il fiume Serchio, a San Giuliano Terme. Qui negli ultimi due anni sono scomparsi tre gatti, mentre un quarto gatto ed un cane sono risultati avvelenati dopo aver frequentato questo luogo; il cane purtroppo è morto, mentre il felino è stato salvato grazie all'intervento del veterinario.

Le indagini sembravano ad un punto morto quando, a seguito di ordinanza comunale, come rende noto l'Enpa, è stato demolito un fabbricato costruito abusivamente nella golena: nel corso delle operazioni di demolizione sono stati rinvenuti al suo interno armi e silenziatori, oltre ad altre attrezzature per il bracconaggio: una gabbia-trappola, due reti per catturare gli uccelli e 18 tagliole di diverse dimensioni, scoperte che fanno ipotizzare una organizzata e prolungata attività di bracconaggio.

"Dalle testimonianze sembra inoltre che il bracconiere avesse mascherato completamente l’area tramite delle siepi e avesse installato un impianto di videosorveglianza, in questo modo poteva tenere sotto controllo l’area esterna e in qualche modo prevenire il lavoro degli addetti alla vigilanza - sottolineano da Enpa - le armi ed i silenziatori, che sono vietati dalla legge, sono stati sequestrati dai Carabinieri al momento della demolizione, mentre le attrezzature per il bracconaggio sono state prese in consegna dalle Guardie E.N.P.A. e dalle Guardie venatorie del W.W.F. di Pisa".

Sul posto le Guardie Enpa hanno potuto verificare la presenza di brandelli delle reti che erano state fissate ai rami degli alberi dal bracconiere per catturare gli uccelli, e sono stati anche trovati sparsi al suolo parecchi granuli di una sostanza che sembrerebbe metaldeide, cioè veleno per lumache. La sostanza è stata rimossa e alcuni campioni sono stati inviati all'ASL per l'analisi e la verifica dell'effettiva presenza del veleno.

"Lo spargimento indiscriminato di veleni al suolo è vietato dalla ordinanza del Ministero della Salute del 27 luglio 2021 e, anche se questi potentissimi veleni sono purtroppo in libera vendita, la normativa prescrive tutta una serie di limiti ed accortezze nell'uso per evitare che animali diversi dalle cosiddette 'specie obiettivo' restino vittime di queste sostanze - sottolineano da Enpa Pisa - le Guardie intervenute ipotizzano che i gatti ed i cani possano essere stati catturati con la gabbia-trappola oppure avvelenati perchè disturbavano l'attività del bracconiere. Le indagini hanno portato all'acquisizione dei referti anatomo-patologici relativi agli animali uccisi o avvelenati in passato e si sta procedendo sui reperti organici trovati nella gabbia-trappola che potrebbero dimostrare che questa è servita anche per la cattura dei gatti".

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