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Libri: sette hamburgerie pisane nella guida 'TuscanBurger'

Selezionati Hat, I'm Burger, Luigi's Burger e Mediceo a Pisa, più Ganzo Varamista (Montopoli) Nacars' Pergola (Pontedera) e Piandilaura (Lorenzana)

C’è la piccola hamburgeria di paese e quelle d'ispirazione gourmet nelle città più grandi, c'è quella gestita da sole donne e quella dove assaggiare le varianti prodotte solo con materie prime locali. C'è il burger di zebra o di struzzo, quello con la carne kobe, fino al maxi-burger da un chilo per i palati più affamati. E' un autentico viaggio nel mondo dell'hamburger made in Tuscany, piatto ormai considerato un'icona dello street food,  il volume 'TuscanBurger' (ed. Il Forchettiere, 250 pagine) di Marco Gemelli e Lorenzo Gagliano.

Un viaggio che a Pisa e provincia ha selezionato sette hamburgerie: si tratta di H.A.T., I'm Burger, Luigi's Burger e Mediceo, più Ganzo Varramista
(Montopoli), Nacar's Pergola (Pontedera) e Piandilaura (Lorenzana)
. Inoltre, nel libro sono selezionate e raccontate realtà produttrici del territorio come Blue Garden Acquaponics e il caseificio Busti. Non si tratta solo di una guida che passa in rassegna i migliori 50 locali dove gustare un hamburger di qualità, bensì di un progetto che vuole offrire una fotografia a 360° di tutto ciò che ruota intorno a “quel microcosmo separato da due fette di pane”, in un racconto che oscilla tra i palazzi del centro di Firenze agli angoli meno conosciuti della regione, tenendo fermo un principio ispiratore, ossia che in Toscana anche il burger può avere una propria nobiltà.

"Il Granducato - spiegano gli autori - ha tutto ciò che serve per esprimere una propria versione dell'hamburger che non ha nulla da invidiare a quella di altri territori: pensiamo alla carne, dalla Chianina alle altre razze bovine autoctone, fino al maiale di cinta senese o al cinghiale. Oppure al Pecorino Toscano
Dop e a tutti i suoi condimenti standard, dalle cipolle di Certaldo al lardo di Colonnata, fino a produttori di tartufi, verdure e spezie tra i migliori in assoluto a livello internazionale. Grazie a uomini e donne che con la loro passione continuano a tener viva la tradizione, strato dopo strato si compone una 'via toscana' del burger che racconta una, dieci, mille storie di eccellenza".

Con la prefazione scritta da Luisanna Messeri e con il sostegno di Vetrina Toscana (il progetto di Regione e Unioncamere Toscana che promuove ristoranti, botteghe e produzioni di qualità che esprimono l'identità del territorio e valorizza la cultura enogastronomica come attrattore turistico) nelle pagine di 'TuscanBurger' non mancano le storie imprenditoriali delle piccole e grandi aziende made in Tuscany di materie prime che compongono il burger, così come le interviste ai personaggi legati a questo mondo, gli abbinamenti ideali con vino, birra, bollicine e cocktail (a cura, rispettivamente, di Andrea Gori, Massimo Prandi, Massimo Fabiani e Julian Biondi), le curiosità sui burger più stravaganti e così via. Uno spazio speciale del volume è inoltre dedicato ai ristoranti che mostrano un’attenzione particolare a questo piatto, nonché alle 'prove d’autore', ossia le interpretazioni gourmet di 30 tra i più apprezzati chef toscani, stellati e non.

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