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La pisana Zerynth ancora all’avanguardia: verso l'edge per ridurre impatto ambientale e rischi

Entro il 2025 il 75% dei dati generati dalle aziende verrà elaborato localmente, vicino al punto di generazione (on-edge), e i sistemi cloud andranno sempre più a supportare l’analisi approfondita di dati aggregati. La sinergia edge-cloud sarà alla base delle architetture di connettività vincenti, come già accade nell’ecosistema completo della Zerynth Industrial IoT & AI Platform

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di PisaToday

Nel contesto attuale dell’Internet of Things, i dispositivi e i macchinari connessi generano un’enorme quantità di dati relativi allo stato, al funzionamento e ai consumi. Dati che sono necessari ai sistemi di Business Intelligence e di Business Analytics per produrre modelli comportamentali e previsionali basati su valori oggettivi. Secondo le stime, oggi circa il 10% dei dati generati dalle aziende viene creato ed elaborato al di fuori di un tradizionale data center centralizzato o del cloud, ovvero in prossimità del punto di generazione. Entro il 2025, ci si aspetta che questa cifra raggiungerà il 75%: significa che i tre quarti dei dati considerati strategici saranno presto archiviati, processati e gestiti secondo il cosiddetto “modello Edge”. Questo però non andrà necessariamente ad erodere il mercato del cloud, che in Italia vale da solo 4,5 miliardi di euro. L’architettura più vantaggiosa per le aziende prevede infatti la coesistenza di cloud computing e di edge computing. Se dell’edge sono notoriamente apprezzati la sicurezza e la velocità di elaborazione, che consente di fotografare il real-time ed esaminare rapidamente con strumenti basati su AI e Machine Learning, l’ambiente cloud offre uno storage pressoché illimitato e permette di eseguire analisi di business più approfondite. Proprio questo modello hybrid cloud – che presuppone l’integrazione con l’edge – rappresenta l’approccio alla base della Zerynth Industrial IoT &AI Platform, l’ecosistema completo creato da Zerynth, unico nell’offerta degli IoT enabler, che permette alle aziende di connettere in pochi istanti ogni macchinario o dispositivo industriale per generare subito valore dai dati. Alla base della Zerynth Industrial IoT & AI Platform ci sono infatti gli Zerynth Edge devices. Si tratta dei dispositivi fisici che si occupano di raccogliere i dati dai macchinari industriali di vecchia e di nuova generazione, e che grazie all’integrazione nativa con la piattaforma per l’acquisizione dei dati ne abilitano l’elaborazione e la visualizzazione tramite dashboard personalizzate. Gli Zerynth Edge devices sono inoltre predisposti all’utilizzo in concerto con le app preconfigurate. Processare i dati alla sorgente apporta numerosi benefici: massima velocità di elaborazione e risposta, bassa latenza, occupazione ridotta della banda della rete aziendale che limita il rischio di congestione, riduzione dei costi energetici legati alla gestione di servizi cloud, basso impatto ambientale e, non da ultimo, una più agevole gestione sia della cybersecurity che della privacy di dati sensibili. “L’implementazione delle reti 5G aggiungerà ulteriore valore alla sinergia tra le architetture edge e le architetture cloud, rendendo ancora più sicura e performante dal punto di vista della velocità di risposta la connettività industriale”, spiega Giacomo Baldi, Chief Technology Officer di Zerynth. “La Zerynth Industrial IoT & AI Platform rappresenta un set completo di tecnologie hardware e software che consentono di raccogliere dati on the edge valorizzati attraverso algoritmi AI e di eseguire analisi aggregate in cloud, trasformando gli insight in azioni proattive, e integrandosi facilmente con tutti i con i sistemi ERP e IT presenti in azienda”.

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