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Martedì, 23 Aprile 2024
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Partita da Montecatini Val di Cecina l'esibizione finalista itinerante del Premio 'Ahi, serva Italia! – Dante visto da Shakespeare'

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di PisaToday

Partita da Montecatini Val di Cecina l'esibizione finalista itinerante, forse la più originale di tutte, del Premio Ahi, serva Italia! – Dante visto da Shakespeare, prima competizione teatrale interamente basata su un romanzo, da rappresentare in strade e piazze delle città d’arte della penisola. I finalisti selezionati usano le parole di Shakespeare per raccontare Dante e Divina Commedia tra la gente nelle piazze, nei borghi e negli scenari più preziosi: un vero e proprio “Giro d’Italia” nel segno della poesia e del teatro che unisce spettacolo, cultura e riscoperta del nostro patrimonio storico e paesaggistico. L’evento, patrocinato tra gli altri dalla Società Dante Alighieri e dalla Fondazione Luigi Einaudi, si trova adesso nella fase decisiva che coinvolgerà artisti ed ensemble teatrali con esibizioni dal vivo della durata compresa tra circa 15 e 30 minuti l’una, da replicarsi nel corso della giornata o della serata, secondo la tradizione del teatro di strada. Il concorso è basato sul romanzo di Monaldi & Sorti Ahi, serva Italia! (Solferino) volume centrale (in tutti i sensi) della trilogia Dante di Shakespeare, e gode di due sostenitori d’eccezione: il regista Pupi Avati, che ha lodato lo «sguardo sacrale» di Monaldi & Sorti, e l’attrice Monica Guerritore, che li ha definiti «direttori artistici della pagina scritta» Tra l’inaugurazione a Firenze l’8 agosto, città natale di Dante (RAI TGR Toscana, dal minuto 14’:18”: https://bit.ly/3SzqurE) e la chiusura a Ravenna il 2 settembre alla tomba del Sommo Poeta, questo “giro d’Italia” nel segno del teatro di strada si è snodato finora da Verona a Vibo Valentia, toccando varie regioni, dalla Liguria alla Campania, tra grandi città come Roma e preziosi borghi storici come Assisi, dove l’esibizione è stata filmata da RAI 1 Weekly e sarà trasmessa durante l’ultima puntata, il 3 settembre. In tutte le località gli spettacoli della finale sono subito riconoscibili grazie alle quinte con le inconfondibili figure di Dante e Shakespeare Nel fine settimana c'è stata una nuova fase del premio dantesco-shakespeariano: sull’altura affascinante di Montecatini Val di Cecina. In questa zona avevano feudo, palazzo e interessi nelle ricche miniere i Cavalcanti, la stirpe illustre del poeta-filosofo Guido Cavalcanti, amico del cuore di Dante che gli dedicò la sua prima opera, la Vita Nova, in cui prende vita la figura sublime di Beatrice. Nella centrale piazza Garibaldi di Montecatini alle 21:30 di venerdì 26 agosto si sono esibiti il giocoliere di luci Stefano Tatoli e l'attore Stefano Venarucci nello spettacolo Cuori in fiamme – Storia della tragica amicizia tra Dante Alighieri e Guido Cavalcanti, che scava nella drammatica amicizia tra i due poeti. Un particolare ringraziamento alla Pro Loco di Montecatini V.C. ed il Comune di Montecatini Val di Cecina (PI) per la loro ospitalità e gentilezza. Sulle orme di Guido Cavalcanti, lo spettacolo "Cuori in fiamme" è approdato dalla Val di Cecina alla Lunigiana, dove il poeta visse i suoi ultimi giorni. Il cerchio si è chiuso infatti il giorno successivo, sabato 27 agosto, con l’esibizione del premio Ahi serva Italia! a Sarzana (SP), fatale luogo in cui Dante, durante il suo incarico come priore di Firenze, esiliò il suo “primo amico” Guido, al quale appena qualche anno prima aveva dedicato la Vita Nova, la sua opera prima. Un tour di due giorni che dona senz’altro un tocco in più all’esibizione finalista tosco-ligure: gli spettacoli delle altre regioni infatti si sono svolti nell’ambito di un’unica data. Le date del 26 e 27 agosto sono tutt’altro che casuali: l’amico di Dante, proprio in quei giorni dell’anno 1300, fu rimpatriato, ormai agonizzante, per morire appena due giorni dopo, il 29 agosto (proprio oggi cade l'anniversario) naufragando nella malinconia del “tradimento” patito dall’amico. E non solo lui: fu ancora una volta un 29 agosto, ma del 1978, quando naufragava anch’egli nella malinconia il più famoso interprete televisivo di Guido Cavalcanti (nella fiction Rai del 1965), Luigi Vannucchi: venne trovato morto, a causa di barbiturici, la mattina dopo. Nelle note finali del loro romanzo, Monaldi & Sorti rivelano che il loro Guido ha il volto di Vannucchi e per questo, nella rievocazione dei suoi ultimi giorni, hanno inserito le toccanti parole con cui il regista Sandro Bolchi aveva salutato dalle colonne del Corriere della Sera l’amico appena scomparso. Con quelle parole il duo di romanzieri ha anche composto una canzone: “Guido i’ vorrei”, che verrà cantata al termine dello spettacolo dalla calda voce del cantante jazz e soul Stevie Biondi, che per questa occasione si è cimentato in un'interpretazione diversa dal suo abituale repertorio. Da segnalare, prima dell’epilogo ravennate, la capitale, Roma, e l’unica località finalista dell'Italia insulare: Cagliari. Premiazione infine a Roma presso il Globe Theatre il 14 settembre, anniversario della morte di Dante, con un banchetto nello stile del Trecento fiorentino. Monica Guerritore ha commentato: «L’incontro tra Dante e Shakespeare funziona: Shakespeare ci mostra come le passioni agitino l’uomo sulla terra, e Dante quale direzione invece gli fanno prendere nell’aldilà. Qui in Ahi, serva Italia! si fa questo doppio viaggio, nella lingua di Shakespeare e nella vita e nelle opere di Dante». «Gli spettacoli di piazza sono nel DNA sia della Commedia che del teatro elisabettiano», spiegano Monaldi & Sorti, tradotti in 26 lingue e definiti in Francia da L’Express «gli eredi di Umberto Eco» e in Germania dalla Frankfurter Allgemeine «la coppia letteraria italiana di livello internazionale». «Dante vola così in alto – dicono i due autori – che può essere raccontato solo da Shakespeare. Nella Firenze trecentesca erano celebri gli spettacoli di strada in cui veniva rappresentato l’inferno con fiamme, diavoli e dannati. La Commedia era ben nota in Inghilterra sin dal Medioevo: i drammi shakespeariani sono pieni di richiami ai suoi personaggi, dal conte Ugolino a Pier delle Vigne, oltre al parallelo tra le coppie Romeo-Giulietta e Paolo-Francesca. Non a caso il primo ritratto a stampa dell’Alighieri è stato pubblicato in Inghilterra da un editore della cerchia di Shakespeare». 

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