rotate-mobile
Giovedì, 25 Aprile 2024
Fitness

Reaxing training: come allenare la capacità di reazione

Reaxing Training è un innovativo metodo di allenamento che si basa sull'attività neuromuscolare per produrre un conseguente miglioramento della capacità intramuscolare e intermuscolare

L'azienda Reaxing ha sviluppato una metodologia di allenamento innovativa accompagnata da una vasta gamma di prodotti basati sulla tecnologia del “Sudden Dynamic Impulse” (impulsi dinamici e casuali).

Il metodo di allenamento si chiama Reaxing Training e prevede la somministrazione, graduale e controllata, di impulsi attraverso stimolazioni luminose sonore e tattili e/o le interferenze/perturbazioni motorie improvvise, che durante il gesto motorio costringono l’atleta ad attivare rapide reazioni neuromuscolari.

Come si legge sul sito di Reaxing (reaxing.com), l’imprevedibilità allena la catena neurale percezione/elaborazione/risposta e spinge il training ad un livello qualitativo e quantitativo superiore, infatti, i benefici che ne possono essere derivati sono diversi: aumentano le performance sportive, aumenta l’attività metabolica, migliora la reattività muscolare e la capacità di recupero nelle fasi post trauma, nonché riduce il rischio di infortuni. Reaxing Training è versatile e facilmente personalizzabile, nella durata e nell’intensità, ed è adatto a tutti.

Come funziona il metodo basato sui recettori sensoriali

Partiamo da un presupposto: l’ambiente naturale, che è il normale habitat dell’essere umano e quindi del nostro corpo, genera costantemente stimoli o interferenze che l’uomo gestisce consciamente o inconsciamente per muoversi ogni giorno nel contesto della vita quotidiana. Gli strumenti necessari che l’uomo possiede per recepire gli stimoli e le interferenze che ogni giorno riceve dall’ambiente e che vengono elaborati ed inviati al cervello (sistema nervoso) per progettare la risposta motoria desiderata o necessaria sono i recettori sensoriali.

Il cervello elabora, attraverso il sistema nervoso centrale o periferico, il messaggio che riceve dai ricettori sensoriali ed attiva una coerente risposta motoria. L’attivazione motoria è sempre generata dal processo mentale e può essere di varia tipologia (volontaria o automatica ad esempio) ed essa dipende dal modo in cui la stimolazione o l’interferenza viene recepita dai recettori sensoriali.

La risposta motoria o il progetto motorio elaborato dal cervello mette in moto il complesso meccanismo del movimento umano che coinvolge complessivamente muscoli, articolazioni e capacità motorie di vario tipo dell’individuo (coordinazione, equilibrio, velocità, forza)

Allenamento dei recettori sensoriali

Analizzando questo processo è facile intuire perché il metodo Reaxing (basato sull’imprevedibilità della stimolazione dei recettori sensoriali) allena i muscoli e le capacità motorie proprio come tutti gli altri metodi, ma è l’unico che parte dall’inizio del processo motorio, quindi dall’allenamento dei recettori sensoriali, in modo da rendere la risposta motoria molto più efficace, ottenendo migliori risultati.

L’attività neuromuscolare migliora rispetto all’allenamento tradizionale grazie alla maggiore attenzione che l’atleta deve avere durante l’esecuzione del gesto motorio, per gestire le interferenze improvvise. Questa maggiore attività neuromuscolare produce un conseguente miglioramento della capacità intramuscolare e intermuscolare.

Inoltre, durante il gesto motorio, l’organismo è costretto a reagire ai continui cambiamenti di equilibrio e/o forza, ciò permette una migliore attività neuromuscolare e cardiovascolare e quindi una maggiore richiesta energetica per unità di tempo.

Benefici

Con il metodo Reaxing avremo quindi un miglioramento generale delle qualità motorie, tra queste ricordiamo: agilità, reattività, propriocezione, miglioramento dell'energia, forza, velocità e equilibrio. Ma anche cordinazione, ritmo, precisione, resistenza e elasticità aerobica, flessibilità e controllo.

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Reaxing training: come allenare la capacità di reazione

PisaToday è in caricamento