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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Salute

Caffè, i benefici su pressione sanguigna e sistema cardiocircolatorio

Secondo un nuovo studio, il consumo regolare di questa bevanda contribuisce ad abbassare la pressione

Il consumo regolare di caffé, secondo uno studio condotto dai ricercatori dell'Università di Bologna e dell'Irccs Azienda Ospedaliero-Universitaria di Bologna - Policlinico di Sant'Orsola, aiuta a mantenere la pressione sanguigna bassa. La ricerca, pubblicata sulla rivista Nutrients, evidenzia infatti come chi beva regolarmente questa bevanda abbia una pressione sanguigna significativamente più bassa, sia a livello periferico che a livello centrale, rispetto a chi non ne beve.

Lo studio

Per analizzare l'associazione tra il consumo di caffè e i parametri della pressione periferica e centrale, i ricercatori hanno arruolato un campione di 720 uomini e 783 donne, parte del Brisighella Heart Study (uno studio osservazionale coordinato da Claudio Borghi, professore al Dipartimento di Scienze Mediche e Chirurgiche dell'Università di Bologna). Per ognuna delle persone individuate, sono stati confrontati i livelli della pressione sanguigna e le abitudini di consumo del caffè, insieme a una serie di altri dati clinici.

Il caffè abbassa la pressione arteriosa e di pulsazione

I risultati dello studio hanno mostrato che la pressione arteriosa periferica è decisamente più bassa nei soggetti che consumano da una fino a tre tazze di caffè al giorno rispetto ai non consumatori di caffè. Un consumo in linea con il parere scientifico dell'autorità europea per la sicurezza alimentare (Efsa), che afferma che 400mg di caffeina al giorno (circa 3-5 tazze di caffè) sia la dose corretta per la maggior parte degli individui. "Grazie a questo studio - ha affermato Cicero -, per la prima volta abbiamo potuto confermare questi effetti benefici del caffè anche rispetto alla pressione aortica centrale, quella vicina al cuore, dove si osserva un fenomeno quasi identico, con valori del tutto simili per chi beve abitualmente caffè rispetto ai non consumatori".

I dati hanno mostrato infatti valori più bassi per i consumatori di caffè sia nella pressione sistolica (alta) che nella pressione di pulsazione (la differenza tra pressione massima e minima), e sia a livello di circolazione periferica che per la pressione aortica centrale. "Tutti risultati - hanno concluso i ricercatori - confermano gli effetti positivi del caffè per la mitigazione del rischio di malattie cardiovascolari".

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