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Salute

Alcol durante la dieta: quali bevande sono permesse e quali sono vietate

Dieta e alcol è un binomio possibile, a patto di non eccedere

Un dieta dimagrante già di per sé avvilente per via di tutte le restrizioni alimentari che comporta, ogni tanto può anche contemplare un bicchiere alcolico che smorzi quel senso di tristezza dovuto alla privazione di calorie. L’importante è che non si tratti di superalcolici troppo ricchi di zuccheri e grassi e che si rispettino le dosi consigliate affinché non si vanifichino gli sforzi di un regime dietetico, talvolta aperto a qualche deroga.

Dieta e alcol: binomio possibile?

Sì, ma soltanto per alcune tipologie e in minime quantità. L’alcol non è un nutriente, non è indispensabile all’organismo. E’ solo ricco di calorie che non servono a fornirci energia. Inoltre, il nostro organismo ne digerisce solo piccole quantità, e lo fa meglio durante i pasti. Quello tra dieta e bevande alcoliche è un binomio possibile, l’importante è coniugarli con parsimonia rispettando le dosi consigliate, non solo per tenere sotto controllo il peso, ma anche per non rischiare di rallentare il metabolismo.

Il vino è ammesso?

Chi sta seguendo una dieta può tranquillamente concedersi un bicchiere (da 125 ml) di vino rosso al giorno. Una persona adulta sana che non sta seguendo una dieta ipocalorica, non dovrebbe superare 2-3 bicchieri al giorno. Rispetto al bianco, è preferibile il rosso perché contiene una maggiore quantità di polifenoli (antiossidanti naturali). Tra questi ultimi c’è il resveratrolo, contenuto nella buccia degli acini d’uva, presente soprattutto nei vini rossi di collina conservati in botte e piuttosto invecchiati; meno nei rossi giovani e nei bianchi. A questo ossidante naturale sono state attribuite diverse virtù tra cui un’azione anti-tumorale, protezione cardiovascolare e protettiva dalle malattie neurologiche degenerative. Bere il vino in dosi limitate fa, quindi, bene alla salute. Superare le dosi consigliate, invece, può far aumentare il peso e causare gravi danni, soprattutto al fegato, al pancreas, al sistema nervoso e cardiaco. E’ sconsigliato assumerlo in certe condizioni: in gravidanza e allattamento, durante l’infanzia e l’adolescenza, se si è affetti da patologie epatiche, pancreatiche e gastrointestinali.

La birra si può bere?

La birra è una bevanda ricca di vitamine e sali minerali, ma essendo alcolica è anche calorica. Il grado alcolico (e quindi le calorie) di un birra dipende dal malto d’orzo che viene miscelato con l’acqua: più ce n’è, più è elevato. Ogni tipologia di birra, quindi, ha un grado alcolico differente. Che siano di una chiara, rossa o scura, le calorie di una birra non sono affatto 'vuote'. Oltre all’alcol, questa bevanda contiene, infatti, diverse sostanze preziose, provenienti dal luppolo e dal lievito, oltre che dal malto, che proteggono il cuore. E’ fonte di vitamine del gruppo B tra cui l’acido folico: un moderato consumo di birra favorisce la produzione della vitamina B6 e riduce la presenza dell’omocisteina, una sostanza coinvolta nella comparsa di problemi cardiaci. La birra, inoltre, contiene elevate quantità di potassio (che aiutano a mantenere nei giusti limiti la pressione del sangue) e di silicio (sostanza utile per la salute del tessuto connettivo, delle unghie e dei capelli). Possiamo, quindi, concludere dicendo che la birra, se assunta con moderazione, può solo offrire un contributo positivo al buon funzionamento dell’organismo.

E i liquori?

Contengono meno calorie delle birre a doppio malto o di altre bevande alcoliche. Se si sta seguendo una dieta si può optare per un whiskey, un Brandy o una Tequila. Ma il discorso fatto per il vino e la birra vale anche per i liquori: posso essere assunti ogni tanto e con moderazione.

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