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Giovedì, 25 Aprile 2024
Salute

Vaccinati all'estero, tutto quello che c'è da sapere

La guida del governo con le risposte alle domande più frequenti

La campagna di vaccinazione contro il Covid-19 sta proseguendo in tutta Italia a ritmi serrati. Non tutte le persone, tuttavia, hanno effettuato il vaccino nel nostro Paese: in questo caso sorgono spesso dubbi sul procedimento da seguire per avere il green pass e su quali vaccinazioni sono riconosciute sul nostro territorio. Per rispondere a tutti questi quesiti, il governo ha stilato un'apposita guida. Vediamone il contenuto

Ho fatto un vaccino all'estero riconosciuto in Italia tra quelli equivalenti e ho certificato. Vale anche se è richiesto il green pass da vaccinazione, anche relativo alla dose booster?

Sì, i certificati di vaccinazione rilasciati dalle autorità sanitarie nazionali competenti estere, a seguito di vaccinazione con vaccini autorizzati da EMA o con i vaccini equivalenti, sono considerati equivalenti alla Certificazione verde COVID-19 per gli usi previsti sul territorio italiano.  Pertanto, possono essere utilizzati anche come green pass da vaccinazione, anche relativo alla dose booster, secondo le specifiche indicazioni d'uso di ogni tipologia di green pass in Italia, inclusa la validità temporale.

I cittadini della Repubblica di San Marino possono spostarsi in Italia e accedere ad attività e servizi, scuole e univerrsità con il certificato di vaccinazione Sars-Cov 2 rilasciato dal proprio Stato?

Sì, fino al 28 febbraio 2022 tutte le persone in possesso di un certificato di vaccinazione anti SARS-CoV-2 rilasciato dalle competenti autorità sanitarie della Repubblica di San Marino possono viaggiare in Italia utilizzando i mezzi di trasporto e accedere ad attività e servizi, scuole e università, luoghi di lavoro dove è previsto l'obbligo di green pass.

Sono un cittadino italiano vaccinato o guarito all'estero, attualmente in Italia, come posso ottenere la Certificazione verde?

I cittadini italiani (anche residenti all'estero) e i loro familiari conviventi, indipendentemente dal fatto che siano iscritti al Servizio Sanitario Nazionale o al SASN (Assistenza Sanitaria al Personale Navigante), e tutti i soggetti iscritti a qualunque titolo al Servizio Sanitario Nazionale che sono stati vaccinati all'estero contro il SARS-CoV-2 o che sono guariti all'estero da COVID-19, potranno richiedere, se si trovano già sul territorio italiano, il rilascio delle certificazioni verdi COVID-19 per vaccinazione o per guarigione, emesse dalla Piattaforma nazionale-DGC. I cittadini dovranno recarsi presso le Aziende Sanitarie locali di competenza territoriale e presentare, oltre al documento di riconoscimento e l'eventuale codice fiscale, la documentazione necessaria .

ATTENZIONE. Una volta ricevuto il codice AUTHCODE, che viene inviato dal Ministero della Salute entro pochi minuti dalla registrazione della vaccinazione alla Asl, l'utente potrà recuperare la Certificazione da questo sito accedendo alla sezione recupero con  Tessera sanitaria ma selezionando la seconda opzione "Utente senza tessera sanitaria o vaccinato all'estero" e quindi inserendo il codice AUTHCODE, il tipo e numero di documento presentato alla Asl.

Quali vaccini somministrati all'estero sono validi in Italia per ottenere la certificazione verde?

Sono validi per ottenere la Certificazione verde COVID-19 in Italia i vaccini approvati dall'Agenzia europea per i medicinali (EMA) e inseriti nel Piano nazionale vaccini, ad oggi: Comirnaty di Pfizer-BioNtech, Moderna, Vaxzevria (AstraZeneca), Janssen (Johnson & Johnson), Nuvaxovid (Novavax).

Sono, inoltre, riconosciuti equivalenti i seguenti vaccini, somministrati dalle autorità sanitarie nazionali competenti estere:

  • vaccini per i quali il titolare dell'autorizzazione all'immissione in commercio è lo stesso dell'Unione Europea. 
  • Covishield (Serum Institute of India), prodotti su licenza di AstraZeneca;
  • R-CoVI (R-Pharm), prodotto su licenza di AstraZeneca;
  • Covid-19 vaccine-recombinant (Fiocruz), prodotto su licenza di AstraZeneca.

Si precisa che anche tali vaccini sono considerati validi ai fini dell'emissione della Certificazione verde COVID-19 a favore dei cittadini italiani (anche residenti all'estero), dei loro familiari conviventi e dei cittadini stranieri che risiedono in Italia per motivi di lavoro o studio, indipendentemente dal fatto che siano iscritti al Servizio Sanitario Nazionale o al SASN (Assistenza Sanitaria al Personale Navigante), nonché di tutti i soggetti iscritti a qualunque titolo al Servizio Sanitario Nazionale che sono stati vaccinati all'estero contro il SARS-CoV-2.

Inoltre, fatto salvo quanto previsto dalla normativa vigente in materia di ingressi transfrontalieri, i certificati di vaccinazione rilasciati dalle autorità sanitarie nazionali competenti estere, a seguito di vaccinazione con vaccini autorizzati da EMA o con i vaccini equivalenti, sono considerati come equipollenti alla Certificazione verde COVID-19.

Le certificazioni dovranno riportare almeno i seguenti contenuti:

  • dati identificativi del titolare (nome, cognome, data di nascita);
  • dati relativi al vaccino (denominazione e lotto);
  • data/e di somministrazione del vaccino;
  • dati identificativi di chi ha rilasciato il certificato (Stato, autorità sanitaria).

Le certificazioni vaccinali, in formato cartaceo e/o digitale, dovranno essere redatte almeno in una delle seguenti lingue: italiano, inglese, francese, spagnolo o tedesco. Nel caso in cui il certificato non fosse stato rilasciato in una delle cinque lingue indicate è necessario che venga accompagnato da una traduzione giurata.

La validità dei certificati vaccinali è la stessa prevista per la certificazione verde COVID-19 emessa dallo Stato italiano.

Come si verifica un certificato emesso all'estero da un Paese terzo a seguito di  una vaccinazione riconosciuta in Italia?

Bisogna verificare che sul certificato cartaceo o digitale emesso dalle autorità sanitarie nazionali estere competenti siano presenti questi dati:

  • dati anagrafici del titolare;
  • dati relativi al vaccino (nome commerciale);
  • data/e di somministrazione del vaccino;
  • dati identificativi di chi ha rilasciato il certificato (Stato, Autorità sanitaria).

Sono accettati certificati in italiano, inglese, francese, spagnolo e tedesco. I certificati redatti in altre lingue dovranno essere accompagnati da una traduzione giurata.

Alcuni certificati emessi da Stati Terzi (ad oggi più di 30) possono essere verificati tramite lettura del QR code dall'App VerificaC19.  Qualora si verificassero dei problemi tecnici di lettura del certificato digitale, si dovrà procedere con la verifica cartacea.

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