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Salute

'World Mosquito Day': cosa c'è da sapere sulle malattie trasmesse dalle zanzare

Oggi, 20 agosto, è la Giornata mondiale delle zanzare: nel 1897, in questo giorno, venne scoperta la trasmissione della malaria dagli insetti all'uomo. Vediamo quali sono le altre malattie veicolate dalle zanzare

Il 'World Mosquito Day', ovvero la Giornata mondiale delle zanzare, è l’appuntamento che il 20 agosto di ogni anno ha lo scopo di sensibilizzare la popolazione mondiale sui rischi portati da un insetto che, a dispetto delle ridottissime dimensioni che potrebbero farlo percepire innocuo, causa oltre 700.000 vittime all’anno per via delle malattie veicolate. Una di queste, forse la più nota, è la malaria, scoperta proprio il 20 agosto del 1897, che secondo l’Oms avrebbe portato a 435.000 decessi soltanto nel 2017.

Malaria e zika

In molti casi, la puntura di una zanzara può scaturire un fastidioso prurito destinato a scomparire nel tempo, nulla di più. Eppure, già dal lontano 1897, nel 20 agosto oggi ribattezzato 'World Mosquito Day', Sir Donald Ross scoprì che il pizzico delle zanzare femmine della specie Anopheles può far contrarre all’uomo la malaria. Questa malattia infettiva potenzialmente letale, complice la sua diffusione, è diventa nel tempo probabilmente la più nota tra quelle associate alle zanzare, ma i casi registrati in Italia nel tempo sono perlopiù di importazione o dovuti a contaminazioni ospedaliere. Negli ultimi anni, è stato però il virus zika a contendere alla malaria il trono di malattia più ‘celebre’ trasmessa da questi insetti, balzando alle cronache a causa delle moltissime infezioni avvenute in particolar modo in Brasile e America centrale. La zika si contrae per via della puntura di zanzare Aedes e può presentare sintomi generici quali febbre, congiuntivite o dolori muscolari. Il contagio tra umano avviene attraverso i liquidi biologici e può portare le donne incinta a partorire bambini con malformazioni congenite.

Dengue e chikungunya

Anche la dengue ha recentemente attirato l'attenzione dell’Oms, per via di un’incidenza globale cresciuta notevolmente degli ultimi decenni. Nota anche come febbre emorragica dengue, è tipica delle regioni tropicali e subtropicali, principalmente all’interno delle aree urbane. La puntura delle zanzare che trasmettono questa malattia porta a febbre alta, cefalea e altri sintomi simil-influenzali, ma più raramente una forma grave può causare la morte per febbre emorragica o shock anafilattico. La stessa sintomatologia è condivisa dalla febbre chikungunya, malattia virale non mortale trasmessa da esemplari infetti della specie Aedes, la stessa di dengue e zika e più comunemente conosciuta come zanzara tigre. Sono diversi in passato i casi di chikungunya registrati in Italia: i soggetti colpiti manifestano solitamente febbre alta e dolori articolari che possono durare anche per più settimane.

Come proteggersi dalle zanzare

Esistono tuttavia degli accorgimenti per ridurre il rischio di essere punti dalle zanzare e quindi di contrarre le malattie infettive da esse veicolate. L’Istituto superiore di sanità (Iss) ha stilato una lista dei principali consigli, che comprendono istruzioni basilari come l’utilizzo di zanzariere, fornelletti a piastrina mantenendo le finestre aperte o zampironi in luoghi non chiusi. I classici prodotti da applicare sulla pelle per evitare le punture devono contenere un principio attivo insetto-repellente inferiore al 20% alle nostre latitudini, ma superiore al 30% nei paesi più a rischio, per garantire una protezione dalle zanzare che duri fino a 6 ore.

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