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Infissi, come scegliere quelli giusti: la guida

Vediamo quali fattori valutare prima di procedere alla loro installazione

All'interno della casa, sia per questioni di isolamento termico che estetiche, un ruolo fondamentale è svolto dagli infissi. Per questo, quando si procede alla ristrutturazione dell'appartamento, devono essere scelti con cura valutando un insieme di fattori, a partire dalla scelta del materiale.

I materiali

Innanzitutto, quando decidiamo di cambiare gli infissi, dobbiamo scegliere su quale materiale fare affidamento. Possiamo optare tra:

  • alluminio: ideale se vogliamo un infisso che duri nel tempo e che non ha bisogno di una grande manutenzione. Leggero e resistente, non è però un grande isolante;
  • pvc: ideale se vogliamo un materiale resistente ma con costi ridotti. È utilizzato in numerose costruzioni in quanto isolante e resistente al vento;
  • legno: buon isolante termico, dà una sensazione di calore all'ambiente. Richiede però una manutenzione costante.

Il vetro

Dopo aver scelto il materiale della cornice, un'altra importante decisione riguarda il vetro, che rappresenta il 90% dell'infisso. Queste le diverse tipologie disponibili:

  • vetro con film schermante: sul vetro si applica una pellicola che si comporta da schermo in grado di riflettere il calore:
  • vetro stratificato: formato da doppio o triplo vetro, assicura un isolamento termico e acustico;
  • vetro a controllo solare: controlla l'irraggiamento solare tramite la riflessione, la trasmissione e l'assorbimento dei raggi del sole;
  • vetro basso emissivo: subisce un trattamento che conferisce proprietà isolanti.

Isolare gli infissi

Gli infissi devono essere isolati sia termicamente che acusticamente. Occorre quindi valutare la trasmittanza termica lineare, che si basa sull'interazione di tutti gli elementi e i materiali che compongono la finestra, rispettando dei valori minimi presenti nella normativa di riferimento, ed il potere fonoisolante, che si deve aggirare attorno ai 32 dB. Questo valore e le prestazioni cambiano in base alla tipologia dei vetri, al loro spessore e alla distanza tra di essi a cui si aggiungono anche il telaio e le guarnizioni.

La sicurezza

Porte e finestre sono i punti d'accesso più vulnerabili di ogni casa per questo devono essere in grado di contrastare le effrazioni. Secondo le norme UNI, si classificano le finestre in base alle prove di carico statico e carico dinamico, oltre alla loro resistenza che si basa su un valore che rientra nelle classi RC che vanno dalla numero uno alla numero 6:

  • RC1: l'infisso deve resistere a uno scassinatore che usa solo la forza fisica;
  • RC2: non deve aprirsi nel caso in cui si utilizzino attrezzi semplici come cacciavite o pinze ed ha un tempo di resistenza di 3 minuti;
  • RC3: deve resistere a uno scassinatore esperto che utilizza un piede di porco e il tempo di attacco è di 5 minuti;
  • RC4: in questo caso l'infisso deve resistere a uno scassinatore molto esperto che utilizza seghe, scalpelli e trapani a batterie. Il tempo di attacco è di 10 minuti;
  • RC5: in questa classe è ricompresa la resistenza a scassinatori molto abili e dotati di strumenti elettrici come trapani e seghe e sciabola. Il tempo di attacco è di 15 minuti;
  • RC6: si tratta del livello più alto in assoluto di sicurezza, quello che riguarda scassinatori dotati di seghe a sciabola e mole ad angolo. Il tempo di attacco manuale è pari a 20 minuti.
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