Antifurto: quale scegliere e come installarlo
Case, uffici, negozi: la protezione dai furti è importante. I sistemi d’allarme in commercio sono diversi, vediamo quali sono e come installarli
Ogni immobile, sia esso abitazione privata, negozio, azienda o altra struttura, ha le sue specifiche necessità di sicurezza. Richiede, quindi, un tipo di allarme personalizzato nei minimi dettagli. Solo dopo aver analizzato attentamente tutti i punti deboli dell'immobile, l'ubicazione, la quantità di ingressi che possiede e anche gli altri sistemi di sicurezza annessi, come porte blindate, grate, finestre, possiamo disegnare il nostro sistema di allarme più efficace e personalizzato. Esistono una gran varietà di sistemi antifurto, dai più semplici, ma meno efficaci, ai più sofisticati e più sicuri. Per questo è importante analizzare con estrema attenzione il grado di sicurezza richiesto, allo scopo di rispondere al meglio alle differenti esigenze.
1. I vari tipi di sistemi d’allarme
Antifurto ad infrarossi:il dispositivo si basa su un fascio di raggi infrarossi disposti a rete. L’allarme posizionato all’ingresso di un appartamento o all’esterno, si attiva nel momento in cui qualcuno supera la soglia. L’interruzione del fascio di luce fa scattare in automatico il sistema.
Sensori volumetrici: pensati per gli ambienti di grandi dimensioni o per l’esterno, servono a controllare anomalie. L’emissione di un segnale ci permette di capire se ci sono o meno strani movimenti all’interno dell’ambiente.
Sensori per porte e finestre: i più comuni sono sensori magnetici che vengo applicati sul telaio e sulla parte mobile della porta o dell’infisso. Nel momento in cui vengono forzati e i magneti si separano emettono un segnale alla centralina che fa scattare l’allarme.
Impianto a microonde: i sensori diffondono nell’ambiente delle onde elettromagnetiche. Quando avvertono un cambio nella frequenza dovuto ad un corpo estraneo, il cambio della diffusione delle onde fa scattare il segnale che attiva l’allarme.