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Come pulire la cappa della cucina, i consigli utili

Per garantirne un corretto funzionamento è necessario eliminare periodicamente sporco e cattivi odori

La cappa serve all'aspirazione dei fumi e degli odori che si sprigionano durante la cottura dei cibi e, come ogni altro elettrodomestico presente all'interno delle nostre cucine, necessita di una manutenzione e di una pulizia periodica. Vediamo, per quanto riguarda quest'ultimo punto, tutto ciò che serve sapere, così da non comprometterne l'adeguato funzionamento.

La frequenza della pulizia

La frequenza della pulizia dipende soprattutto da quanto si utilizzano i fornelli. Nel caso in cui si pranzi spesso fuori casa potremo pulirla anche ogni due mesi, altrimenti servirà una una costante di almeno una volta al mese per quanto riguarda la parte interna. La parte esterna invece, dovrà essere pulita e igienizzata almeno una volta a settimana.

La parte esterna

La parte esterna va pulita prima di quella interna, in quanto qui si accumulano maggiormente i residui di grasso. La cappa può essere realizzata in materiali differenti che devono essere trattati in modo diverso:

  • cappa in acciaio: questo è il materiale più difficile da pulire perché se non si lava nel modo corretto potrebbero rimanere aloni o tracce di spugna. In questo caso è importante lavarla nel senso della spazzolatura. Una volta eliminato lo sporco con una miscela di acqua e aceto devi asciugarla con un panno morbido per evitare che rimangano macchie
  • cappa in vetro temperato: più facile da pulire rispetto all'acciaio, se lo sporco è leggero puoi utilizzare un panno umido imbevuto in una soluzione di sapone e acqua. Nel caso di residui di grasso, allora dovrai pulire la cappa con una miscela composta da un litro di acqua, un cucchiaio di aceto e uno di succo di limone. Una volta risciacquata con acqua non resta che asciugarla con un panno umido
  • cappa in legno: può succedere di avere una cappa rivestita con pannelli di legno e come per gli altri due materiali, l'importante è non utilizzare prodotti aggressivi. Nel caso del legno devi utilizzare una soluzione formata da mezzo litro di acqua, un bicchiere di aceto e 5 gocce di detersivo delicato. Puoi scegliere se spruzzarla direttamente sulla superficie o immergere un panno nella miscela da passare sul legno. Una volta fatto questo risciacqua accuratamente e asciuga con un panno in microfibra

Le griglie

Dopo l'esterno bisogna passare alle griglie che proteggono i filtri. Se non sono particolarmente sporche è sufficiente pulirle una volta a settimana con un panno in microfibra inumidito con acqua e bicarbonato o acqua e aceto per eliminare anche i cattivi odori. Nel caso in cui invece siano particolarmente sporche dovranno essere smontate e messe in ammollo in una soluzione a base di acqua calda e aceto. Basteranno circa 20 minuti, il grasso si scioglierà e potrà essere rimosso facilmente con l'aiuto di una spugnetta. Con l'aiuto dell'acqua corrente, infine, rimuoviamo il tutto e asciughiamo con un panno in microfibra.

Pulire l'interno e i filtri della cappa

A questo punto si può procedere alla pulizia interna. Per prima cosa vanno smontati i filtri, dopo di che dovrà essere spruzzata una soluzione a base di acqua, aceto e bicarbonato sulle pareti interne e lasciarla agire per alcuni minuti. Con l'aiuto di una spugna, rimuoviamo poi lo sporco e risciacquiamo con un panno imbevuto in acqua tiepida.

I filtri devono essere puliti almeno una volta al mese. Le cappe assorbenti hanno filtri in acciaio inox o in alluminio che possono essere messi in ammollo per un paio di ore in una soluzione di acqua e bicarbonato. Per quanto riguarda i filtri ai carboni attivi possiamo pulirli in lavastoviglie a 70° senza il detersivo.

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