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Cronaca

Covid, tra vaccino e riaperture: "Il 25 aprile data simbolo per dare una spinta"

Il governatore della Regione vede nel giorno della Liberazione un momento cruciale per un passo verso la normalità, grazie anche a temperature più calde e ai vaccini. "La grande assente è stata l'Europa che si è affidata alle forniture di vaccini di altri" attacca Giani

E' il 25 aprile la data alla quale guardare come prossimo obiettivo in Toscana per il governatore Eugenio Giani, una data simbolo per la ripartenza ma anche quella indicata da tempo per completare la vaccinazione degli over 80 almeno con la prima dose.
Giani è intervenuto su Radio Rai 1 in merito al dibattito sulle riaperture delle attività per effetto degli allentamenti delle restrizioni anti-Covid.
Sulle riaperture "abbiamo come riferimento l'anno scorso. Come Regioni invocammo, durante il grande lockdown, la riapertura delle fabbriche dal 27 aprile e ricordo che c'erano anche scienziati che dicevano che era troppo presto, che sarebbero risalite le terapie intensive. In realtà ci fu nella prima parte del mese di maggio un abbattimento dei casi, che era corrispondente al miglioramento della stagione. Quest'anno ci sono tutti gli elementi, la stagione che speriamo possa aiutarci arrivando a 27-28 gradi, ma soprattutto i vaccini" ha affermato il governatore. "Nella mia regione - ha aggiunto - siamo ormai arrivati a 900mila vaccinazioni quindi cominciamo ad avere un numero che può influenzare. Sono convinto che nella seconda parte del mese di aprile qualsiasi giorno potrebbe essere il momento in cui dare una spinta. Se devo indicare simbolicamente una data dico il 25 aprile il giorno della libertà, se mi è consentita un'associazione di idee che può portare il sorriso in bocca. Quelli possono essere i giorni che possono segnare l'idea di aver superato la punta della terza ondata, poi spero sul serio che non ci siano quarte ondate e che la campagna di vaccinazione possa procedere".

Sui vaccini il presidente Giani si è detto "ragionevolmente convinto che per il 25 aprile in Toscana riusciremo a vaccinare tutti gli over 80 potenzialmente raggiungibili. Accanto a loro stiamo procedendo bene fra gli over 70, perchè siamo secondi in Italia con 122mila somministrazioni, dietro soltanto al Veneto". In merito all'andamento delle vaccinazioni contro il Coronavirus il governatore assolve le Regioni da responsabilità nella lentezza della campagna e mette nel mirino, invece, l'Unione Europea e la conseguente carenza di forniture: "Il vero elemento assente in questa campagna di vaccinazione - ha sottolineato Giani su Radio Rai 1 - è proprio l'Europa, probabilmente l'Ue non aveva pensato ad avere un grande soggetto che producesse vaccini come invece la Gran Bretagna con AstraZeneca, gli Stati Uniti con le loro grande multinazionali, la Cina coi suoi sistemi e la Russia con lo Sputnik". Il vecchio continente, ha aggiunto, "si è dimostrato in questo impreparato. L'Europa si è affidata alle forniture di altri. Il grande nodo è stato questo. Noi come Regioni abbiamo fatto un po' da capro espiatorio - ha concluso - ma non siamo mai scesi sotto l'80% nella capacità di somministrazione delle dosi consegnate".

Giani ha anche annunciato su Facebook che "da questa settimana gli estremamente vulnerabili riceveranno anche le dosi Pfizer oltre a quelle Moderna già destinate. Appena arriveranno a metà settimana le nuove dosi di AstraZeneca e Johnson & Johnson, riapriremo anche il portale per la fascia 70-79 anni".

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