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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

A Pisa la prima riunione operativa dei “Tavoli provinciali anti-evasione”

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di PisaToday

“Lotta dura all’illegalità fiscale: per bonificare le zone d’ombra (dal ‘nero’ al ‘grigio’); e per recuperare risorse a beneficio dei cittadini, creando spazi al fine di ridurre il carico fiscale sui contribuenti onesti. Come? Con un’iniziativa dal basso, improntata al rigore, condotta direttamente dai soggetti che operano sui singoli territori: e, nel ruolo di capofila, le Province”. A dirlo, per quella di Pisa, è il presidente Andrea Pieroni, che questa mattina (accanto a lui il direttore generale dell’amministrazione, Giuliano Palagi), ha ospitato la prima riunione operativa dei “Tavoli anti-evasione” di tutte le dieci Province toscane, costituiti nell’ambito di un percorso ispirato dalla Regione e da Upi.

La crisi da ‘mimetismo erariale’ che investe da anni lo Stato italiano è giunta al suo punto di maggiore intensità. Combattere i fenomeni che ne sono alla base è compito delle amministrazioni non solo centrali, ma anche periferiche. Ecco dunque l’idea dei coordinamenti su base provinciale. I “Tavoli”, appunto: ai quali sono chiamati a sedersi anzitutto enti locali, Agenzie delle Entrate e delle Dogane, Inps, Inail e Guardia di Finanza. “Anzitutto”, scriviamo, perché non si tratta di in realtà di organismi chiusi: ma al contrario aperti, concepiti fin da subito come accessibili da parte anche di altre realtà ed esperienze localmente impegnate nel contrasto alle varie forme di economia in nero.

Quanto alle modalità di lavoro, definirle in dettaglio è esso stesso uno dei punti inseriti in questo ‘ordine del giorno’ iniziale. Tuttavia la direzione è chiara; punti di partenza sono: l’individuazione di un insieme di regole fiscali uniforme per tutti i soggetti facenti parte del rispettivo Tavolo provinciale; la messa in moto, tra quei soggetti, di un dialogo costante per lo scambio di informazioni, in particolar modo circa la criticità rilevate sul singolo territorio; la creazione di banche dati condivise e la messa in comune delle buone pratiche sperimentate dai vari attori, finora (generalmente) a titolo individuale.

“A Pisa, la Provincia ad esempio – prosegue Pieroni – mette a disposizione il proprio patrimonio di conoscenze sulle materie di propria pertinenza: lavoro, formazione, rifiuti, demanio, agricoltura e così via”. Allo stesso modo, tutti gli altri componenti del tavolo contribuiranno con il rispettivo ‘bagaglio’ di competenze maturate nel tempo. “Accentuare la lotta all’illegalità economica è un dovere prioritario verso i cittadini: costituisce infatti il primo passo per incrementare le entrate pubbliche, ovvero le risorse da destinare a servizi verso la società e le imprese; e  magari a riduzioni del carico fiscale sui contribuenti onesti”.

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