Lotta al degrado sul litorale: due immobili fatiscenti saranno abbattuti
L'amministrazione comunale prosegue l'azione per rendere più decoroso il litorale pisano. Gli immobili si trovano nella Tenuta del Tombolo
Prosegue l’opera di riqualificazione del litorale pisano, con il progressivo abbattimento di tutti quei manufatti di proprietà comunale che rappresentano elementi di degrado per lo stato fatiscente in cui versano ormai da molti anni. Dopo la demolizione delle prime tre strutture avvenuta a maggio 2019 sul litorale (un chiosco in via Litoranea di fronte al Bagno Marco Polo, un manufatto sul viale del Tirreno sul lato mare, un altro chiosco sulla via Litoranea davanti al Campeggio Internazionale) e la rimozione della baracca di Calambrone che fece da scenario alla morte della piccola Samantha (completata a fine marzo), la Giunta comunale ha stabilito la demolizione di altri due immobili di proprietà del Comune in zona Calambrone.
Le strutture, ormai diventate pericolose sia da un punto di vista strutturale che sotto l’aspetto della mancanza di igiene e di decoro ambientale delle aree coinvolte, si trovano all’interno della Tenuta del Tombolo, una in via dei Porcari e l’altra in via della Cornacchiaia, e sono state segnalate dai Carabinieri Forestali di San Piero a Grado che da sempre monitorano quella zona per diversi fenomeni illeciti che vanno dall'abbandono di rifiuti al bracconaggio, fino all'organizzazione di rave party.
"Da verifiche effettuate nell’ambito della ricognizione del patrimonio comunale - spiega il vicesindaco Raffaella Bonsangue - è emersa la mancanza di conformità edilizia di alcuni fabbricati. Gli immobili, uno dei quali era in passato un maneggio per attività di equitazione, versano in condizioni di degrado tale da non poter essere alienati. Saranno quindi demoliti appena possibile con la collaborazione di Pisamo, mantenendo la cubatura originaria e non escludendo la previsione di una nuova e diversa destinazione d’uso, più rispondente agli interessi pubblici. Una decisione che risponde ad una gestione efficiente e non meramente conservativa del patrimonio del Comune nell’ottica di una sua concreta riqualificazione".