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Cronaca

Imprese, la denuncia Cna: "Abusivismo in espansione nel settore autoriparazione"

Gli esponenti dell'associazione fanno appello alle istituzioni per un contrasto dell'illegalità deciso, ma che non danneggi le aziende che rispettano le regole

La piaga dell’abusivismo, dopo avere duramente colpito diversi settori, si sta allargando all’autoriparazione ed alle carrozzerie e le zone più colpite sono quelle del Cuoio e la Valdera, con fenomeni di officine totalmente al nero segnalate anche nell’area pisana e nelle colline. La denuncia emerge con decisione dalla partecipata assemblea di settore promossa da Cna, svolta presso la sede del Coreapi a Pontedera. Hanno partecipato come istituzioni Ilaria Duranti, assessore del Comune di Castelfranco, e Paolo Redditi del Comune di San Miniato, e si sono dichiarati disponibili ad approfondire la questione i sindaci di Montopoli, Santa Croce e Pontedera.

"Il tema abusivismo - ha fatto sapere il presidente Cna Pisa Francesco Oppedisano - è uno dei temi caldi che stringe in una morsa molte imprese e su questo, come su altri temi, la nostra pressione sulle istituzioni per una vigilanza sana e dei controlli mirati è già e sarà massima". A fare gli onori di casa è stato Giuseppe Desideri presidente del Coreapi, al quale sono seguiti gli interventi di Maurizio Giunti Presidente Cna Autoriparazione e Gabriele Bottoni Presidente di Cna Carrozzerie.

Maurizio Giunti ha introdotto il tema con uno sguardo proiettato verso le soluzioni, osservando che "viviamo un momento in cui le nostre imprese hanno sempre meno fiducia, mentre non dobbiamo mai dimenticaci tutti che la fiducia è risorsa preziosissima. Compito della politica con la P maiuscola è quello di non disperdere questa fiducia che caratterizza il mondo imprenditoriale, che caratterizza il nostro essere imprese in regola. Nella nostra vita di imprenditori quotidianamente abbiamo molteplici difficoltà, pressione fiscale, cattiva burocrazia, scarsa efficienza e qualità dei servizi pubblici, tempi lunghi della giustizia, insufficiente dotazione infrastrutturale. A tutto ciò dobbiamo ora aggiungere soggetti che esercitano attività nel più totale abusivismo, senza il rispetto di nessuna regola sia etica, che di giustizia, ambientale e di sicurezza. Ed è un fenomeno nuovo, in queste dimensioni. Vorremmo essere sicuri che il contrasto all'evasione venga condotto senza criminalizzare le nostre imprese. Siamo stanchi di questo accanimento. Noi siamo qui questa sera per dire basta!".

Anche Gabriele Bottoni guarda avanti e cerca di delineare lo scenario in cui saranno chiamati ad agire gli operatori del settore carrozzerie, verso "un futuro nel quale i cambiamenti saranno così profondi che coinvolgeranno dai carburanti alle assicurazioni, dalla manutenzione alle case automobilistiche. Un’impresa che chiude è una ferita per il territorio, una perdita per tutti coloro che sono entrati in relazione con essa, collaboratori, clienti, fornitori. Salutiamo con gioia la nascita di nuove iniziative imprenditoriali e con pari soddisfazione osserviamo il passaggio generazionale di quelle esistenti. Vorremmo che il valore della continuità fosse riconosciuto e tradotto in strumenti di accompagnamento fiscale e creditizio, per facilitare i trasferimenti di impresa anche al di fuori del nucleo familiare".

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