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Cronaca

Casa, firmato l'accordo: affitti più bassi per gli inquilini e agevolazioni fiscali per i proprietari

Nuova intesa per i contratti di locazione agevolati e transitori. Novità per gli studenti

Novità per quanto riguarda il mercato degli affitti di immobili nel comune di Pisa.

Sicet, Sunia, Uniat, Unione inquilini, Uppi, Confedilizia, Sinistra per, Diritti a Sinistra e Comune infatti riformano la locazione agevolata e transitoria. L’adeguamento era richiesto dopo gli effetti della crisi che ha esposto le famiglie e i settori più deboli al rischio casa.

I punti

Nel dettaglio all’Osservatorio territoriale spettano i compiti di monitoraggio delle problematiche abitative, mentre le Agenzie Sociali per la casa serviranno a favorire l’accesso alle locazioni private, in particolare da parte di gruppi socialmente deboli, agevolando così l'incontro tra domanda e offerta.
Stabilite le nuove zone omogenee che sono state così identificate:

Zona di pregio:
Per gli alloggi che si affacciano per oltre il 50% delle finestre sui lungarni:
- Lungarno Simonelli, Lungarno Pacinotti, Lungarno Mediceo, Lungarno  Buozzi, Lungarno Sonnino, Lungarno Gambacorti, Lungarno Galilei, Lungarno Fibonacci, Lungomare o piazza con affaccio sul mare di Marina di Pisa e viale del Tirreno per Tirrenia e Calambrone.

Zona A

- Quartieri storici di S. Antonio fino alla ferrovia, S. Martino, S. Maria fino alla ferrovia,
- S. Francesco compresa la zona tra via di Pratale  a nord, via Battelli, via De Amicis ad est;
- Porta a Lucca per la zona compresa tra via di Gello ad est, via Tino da Camaino ad ovest - via Contessa Matilde, via del Brennero a sud, via G. Falcone a nord (esclusa zona piazzali inserita in zona B);
- viale delle Piagge fino al tondo;
- Barbaricina: Zona delimitata dalla via Aurelia ad est, via del capannone, via T. Rook, via F. Tesio ad ovest, via delle Cascina a nord;
- Marina di Pisa non lungomare, Tirrenia, Calambrone.

Zona B
- S. Marco, S. Giusto nella zona delimitata dalla  ferrovia e dalla S.G.C. FI-PI-LI;
- Porta fiorentina nella zona delimitata dalle ex mura urbane a nord, dalla ferrovia a sud, da via Pilla – via Vecchia Tranvia a sud e l’Arno ad ovest, con esclusione della zona da via Catalani a via Colombo (inserita in Zona C);
-  Porta a mare: Zona compresa tra Via A. Moro, Via Livornese fino al ponte del CEP e l’Arno;
- Barbaricina nella zona compresa tra via delle Cascine e l’Arno(escluso quanto in zona A) e   ad ovest via Boccherini;
- Zona Impianti Sportivi fino Via di Campaldo a nord, Via Pietrasantina, Via del Marmigliano, e ferrovia ad est, via Aurelia ad ovest;
- Zona Piazzali tra Via U. Rindi a nord, Via Piave ad est e Via Contessa Matilde a sud;
- Zona compresa tra Via di Gello ad ovest, Via Lucchese ad est, Via Paparelli a sud, via Chiarugi  Caserma dei Paracadutisti a nord;
- Zona Pratale, Don Bosco, parte delimitata ad ovest da via Battelli e via De Amicis ad Est da Via Luzzatto e Via Nenni, a sud dal viale delle Piagge;
- Zona S.Michele, Porta a Piagge, Cisanello, Pisanova (esclusa via Paolo VI inserita in zona C), fino alle vie Mons. Manghi e Padre Pio ad est;
- La Vettola, S. Piero dalla superstrada fino a S. Piero tra Via E. Scauro, via Castagnolo e via Livornese.

Zona  C
- Gagno, I Passi, Pisanova limitatamente a via Paolo VI, S. Biagio Es. Vie Mazzei, Taddei, Simon, Martin Lutero;
- Riglione, Oratoio, Putignano, S. Ermete;
- S. Giusto a sud della S.G.C. FI-PI-Li;
- Porta a Mare (escluso quanto indicato in zona B), Luicchio;
- CEP zona tra via Pergolesi-Pierin del Vaga a nord, via Tiziano Vecellio ad ovest e via Boccherini a est;
- Zona stazione da via Colombo a via Catalani.

Zona D
- Zone artigianali e agricole compresi Ospedaletto e Coltano.

Per ogni zona è previsto un canone minimo e massimo da applicare a seconda delle condizioni manutentive dell'appartamento. Il canone così determinato sarà più basso di quello di libero mercato, ma le risorse minori che il proprietario introiterà dal canone sono compensate dalle agevolazioni fiscali.

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IL TESTO DELL'ACCORDO

I commenti

"Con questo accordo abbiamo consegnato sia ai proprietari che agli inquilini uno strumento prezioso che consente ai primi di abbassare il canone di locazione senza veder ridotta la propria remunerazione e ai secondi di risparmiare sull'affitto ed avere una qualità di vita più dignitosa - spiega l’assessore alla Casa del Comune di Pisa Ylenia Zambito - si tratta di uno strumento sempre più utilizzato e che funziona grazie agli incentivi economici previsti dallo Stato, con la cedolare secca al 10% e dal Comune, attraverso l'aliquota Imu al 4 per mille per gli immobili affittati a canone concordato anziché del 10,7 per quelli affittati libero mercato. Siamo convinti che grazie a questo strumento avremo sempre meno case sfitte, meno famiglie morose, così riducendo la tensione abitativa in città".

Unione Inquilini di Pisa e Sicet, seppur soddisfatti della nuova stesura degli accordi territoriali, chiedono al Comune di Pisa e alle organizzazioni dei proprietari di pubblicizzare gli accordi, incentivando i locatori alla stipula dei contratti concordati.

Daniele Cosci del Sicet di Pisa: "Il Sicet dichiara di sottoscrivere il presente Accordo Territoriale ma manifesta il proprio dissenso su quanto previsto al Cap I art. 10 comma 2, al Cap. II comma 5 e al Cap. III comma 10 in relazione alla attestazione di conformità del contratto sia per il contenuto economico che normativo perché ritiene che sia difforme rispetto all’orientamento della Corte Costituzionale e contraddittorio in relazione a quanto esposto nelle indicazioni dello stesso Decreto Interministeriale del 16/1/2017 e nella risposta alla richiesta di parere di Confabitare fornita da parte del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti in data 6/2/2018".

"Soddisfatti per l’accordo raggiunto. Ci sono importanti novità come la possibilità di proprietario e inquilino di richiedere, alle organizzazioni sindacali degli inquilini e della proprietà, l’attestazione di rispondenza del contratto al contenuto economico e normativo dell’accordo siglato: si tratta di un importante strumento di chiarezza tra le parti e perciò anche di prevenzione dei conflitti" così commenta il segretario del Sunia di Pisa Luca D'Onofrio."

"La Confedilizia di Pisa valuta positivamente la sottoscrizione dell’accordo territoriale per il Comune di Pisa perché sono state recepite e valorizzate le novità previste dal DM MEF del 16.01.17, quali, per esempio, la possibilità di locazione parziale di immobile; la possibilità per le parti contrattuali di farsi assistere dalle organizzazioni sindacali della proprietà e dei conduttori nella fase di stipula dei contratti, nonché la possibilità per le stesse organizzazioni (se richieste) di accertare la rispondenza all’accordo territoriale del contenuto economico e normativo del contratto sottoscritto tra la parti - sottolinea Barbara Gambini di Confedilizia - è stata, inoltre, elaborata una nuova zonizzazione che tiene conto dei cambiamenti il territorio pisano ha subito dal 2004 ad oggi; sono stati previsti gli aumenti sul canone base per immobili in differenti ipotesi. Auspichiamo il mantenimento da parte dell’amministrazione comunale di una politica fiscale locale che incentivi tale forma contrattuale, confermando la riduzione IMU ed auspichiamo che possa essere cancellata il requisito della residenza nel Comune di Pisa da parte del conduttore per godere di tale agevolazione".

"Tale accordo è stato fortemente voluto per rispondere alla lunga crisi che sta colpendo il settore immobiliare con l’obiettivo di incentivare la stipula di contratti a canone agevolato sia da parte degli inquilini, con l’importo calmierato dei canoni, sia da parte dei proprietari offrendo loro importanti agevolazioni fiscali" afferma Pierfrancesco Gerardi, presidente Uppi di Pisa.

"Siamo molto contenti del documento che siamo riusciti a produrre, molte le novità per quanto riguarda il contratto di affitto rivolto agli studenti universitari - evidenzia Sasha Grassini di Diritti a sinistra - tra le più importanti sicuramente ci sentiamo di evidenziare la possibilità finalmente di poter locare anche solo una porzione del locale, prima la mancanza di questa misura produceva situazioni al limite della legalità che costringeva studenti alle primissime esperienze a subire le condizioni più disparate. La nostra è una città universitaria e l'importanza di un accordo come questo è centrale, noi per tanto ci prendiamo l'onere di far pubblicità del documento, ci auguriamo che tutti gli attori, Comune compreso, si facciano carico dello stesso onere".

"Come Sinistra per da anni ci impegniamo per assicurare una degna condizione abitativa alle migliaia di studenti presenti nel territorio pisano. La città di Pisa vede nella componente studentesca una grande risorsa economica, in particolare sotto il profilo immobiliare, visto il grande numero degli studenti fuori sede. La speculazione sul mercato immobiliare è, purtroppo, un grande problema nella città: essa si presenta sotto forma di contratti a nero, canoni di locazione eccessivamente elevati, proprietari che non rispettano i loro doveri ed affittuari ignari dei loro diritti. In questo contesto Pisa si è vista protagonista, da ultimo nel 2013, nella firma dell’accordo territoriale per i contratti di locazione agevolati e transitori, accordo da poco scaduto - sottolinea Riccardo Cangelosi, presidente del consiglio degli studenti dell’Università di Pisa, Sinistra Per - la nostra associazione ha partecipato alla stesura e rivisitazione del nuovo accordo territoriale. Nel quadro del lavoro svolto è impossibile non evidenziare la mancanza di collaborazione da parte dell’amministrazione comunale, che non si è adoperata nel favorire il dialogo nell’immediato con tutte le associazioni e realtà coinvolte nell’accordo territoriale, ma ha eseguito solo in un secondo momento, sotto pressione, un passaggio che prevedesse la diretta collaborazione di tutti coloro che, alla fine, hanno lavorato all’elaborazione, miglioramento e modifica dell’accordo attualmente steso. Pur rilevando un problema nell’iniziale mancanza di lavoro paritario e democratico tra tutte le realtà coinvolte nell’accordo, non possiamo esimerci dal riconoscere il grande successo che esso rappresenta, in particolare nella tutela dei diritti degli affittuari e nell’agevolazione fiscale per i locatari".

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