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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Rifiuti, accordo per lo smaltimento: convenzione Confcommercio-Waste Recycling

Grazie all'intesa tra l'associazione di categoria e l'azienda, sarà possibile per le oltre 5mila imprese associate usufruire di servizi di consulenza ambientale e smaltimento rifiuti di ogni tipologia

Un accordo di collaborazione tra ConfcommercioPisa e la Waste Recycling, azienda pisana con ventennale esperienza nello smaltimento dei rifiuti. L'ufficializzazione è avvenuta alla presenza di Federico Pieragnoli direttore di ConfcommercioPisa, di Maurizio Giani e Maurizio Signorini, rispettivamente presidente e vice presidente della Waste Recycling.

“Siamo specializzati nello smaltimento di ogni tipo di rifiuti - ha commentato il presidente Maurizio Giani - svolgendo un servizio dedicato ad ogni tipologia di azienda, da quelle più grandi fino alle imprese più piccole. Con questo accordo, le aziende associate ConfcommercioPisa potranno usufruire di tutti i servizi, dal trattamento dei rifiuti solidi e liquidi al trasporto, dalle bonifiche fino all'analisi e ricerca. In più, a fronte di normative di settore in continua evoluzione, forniamo alle aziende una precisa e puntuale consulenza di tipo ambientale”.

Soddsifatto della collaborazione Federico Pieragnoli, direttore di ConfcommercioPisa: “Per alcuni settori in particolare, dai rimessaggi nautici alle officine, dai concessionari ai distributori di carburante, è necessario un intervento tempestivo sin da ora. Waste Recycling è una azienda pisana che opera sull'intero territorio provinciale e che darà senz'altro una mano importante per lo smaltimento di ogni tipo di rifiuti delle nostre 5mila e oltre imprese associate”.

La conferenza stampa rappresenta per il direttore di ConfcommercioPisa anche un'occasione per lanciare un monito sulla situazione dei rifiuti e sui costi del loro smaltimento: “E' impensabile che, con l'introduzione della Tari, i costi per lo smaltimento dei rifiuti registrino aumenti del 600%. E' inaccettabile, e il segnale che vogliamo lanciare ai nostri amministratori è che il tempo delle vacche grasse è finito e che gli imprenditori non sono più disposti ad essere strizzati da tariffe insostenibili. Tanto più che la base di calcolo delle tariffe è ancora il 2010, ma da allora la produzione di rifiuti ha subito un forte calo, per via della crisi che ha fatto chiudere aziende e diminuire i consumi di tutti. Ci domandiamo allora, perchè i costi del servizio di raccolta debbano continuare ad aumentare”.

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