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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Guerra Pisa-Livorno: il "casus belli" sembra essere Napoleone

Continua la "guerra" tra Pisa e Livorno. Gli sfottò hanno lasciato spazio alle dichiarazioni del presidente della provincia livornese Kutufà a cui ha risposto il sindaco Filippeschi

"La guerra tra le due province è cominciata con gli sfottò, ma già si capiva che non sarebbe rimasta solo dentro i margini delle battute dettate da un antico e storico campanilismo. Nella seconda parte delle battaglie per l'accorpamento delle province voluto dall'attuale governo, a scendere in campo non sono i cittadini e i tifosi ma le istituzioni: la disputa ha coinvolto direttamente il presidente della provincia livornese Giorgio Kutufà e il sindaco pisano Marco Filippeschi.

Il 'casus belli' è partito ieri mattina, quando Kutufà nel corso della seduta del consiglio provinciale ha citato la storia per ricordare come "già ai tempi di Napoleone, il più grande statista dell'era moderna, Pisa era una sottoprefettura di Livorno". Le parole non sono piaciute a Filippeschi che sulla sua pagina Facebook ha prontamente risposto, sottolineando il "comportamento doloso" di Kutufà.

I fuochi non sembrano volersi spegnere, anzi sembrano appena iniziati. "Sono rimasto spiacevolmente colpito dalle reazioni alla mia soddisfazione sulla norma per cui Livorno diventerà capoluogo - ha detto Kutufà nel suo intervento - Livorno è sempre stata capoluogo di provincia fin dall'inizio dello stato unitario nel 1861 come del resto anche Pisa, ma Livorno all'epoca aveva per la prefettura una dotazione di 30 mila lire e Pisa di 10 mila lire e nell'unico periodo in cui sono state unificate le due province, nel Departement della Mediterranee dal 1808 al 1814, Livorno era prefettura e Pisa sottoprefettura per decisione di Napoleone".

"Si getta benzina sul fuoco dei localismi - ha poi risposto il sindaco pisano - sostenendo ancora una tesi tutta da dimostrare, e si deride, parlando da rappresentante di un'istituzione, una comunità come quella della provincia di Pisa. Mi dispiace constatare che queste dichiarazioni poco responsabili e per niente rispettose dimostrano come il comportamento del presidente Kutufà sia doloso".

"Non è in atto nessuna guerra istituzionale, almeno da parte nostra - ribadisce il sindaco nella sua pagina facebook -  solo risposte motivate a forzature evidenti e reazioni dovute a provocazioni volute e sbagliatissime. Fra l'altro sono stato fra i pochi ad entrare nel merito, parlando di dimensione territoriale appropriata, viste le competenze assegnate alla nuova istituzione: l'Area Vasta Massa-Carrara, Lucca, Pisa, Livorno fino a prova contraria, e a dire qualcosa sui risparmi di spesa e la riorganizzazione che si devono perseguire a favore di cittadini e imprese"


 

 
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