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Cronaca

Biennale di architettura a Pisa: il tema dell'acqua al centro dell'edizione 2017

E' quanto emerso durante la mostra dedicata a Franco Zagari. Domani, 6 novembre, ultimo giorno dell'esposizione al Bastione Sangallo

Pisa si interroga sull’acqua, come risorsa per la città ed elemento di sviluppo economico, culturale e di valorizzazione del paesaggio urbano. Sarà questo il filo conduttore di LabQ 2017, seconda edizione della biennale di architettura di Pisa ideata dall’associazione culturale LP (Laboratorio Permanente per la città). E' quanto emerso nel dibattito sul paesaggio che si è svolto ieri, venerdì 4 novembre al Bastione Sangallo, in occasione della quarta sessione del convegno 'Bellezza e civitas', proposto in occasione della mostra dedicata all’opera di Franco Zagari.

La conferenza ha dato memoria dell’alluvione del ‘66, ha portato la testimonianza di Zagari come angelo del fango a Firenze, si è chiusa con la premiazione dei lavori sul fiume Arno e sul litorale, realizzati dai 26 studenti del Destec dell’Università di Pisa, nei 10 giorni del workshop organizzato presso il Giardino Scotto dall’associazione LP, con la Scuola di Ingegneria edile - Architettura dell’Università di Pisa, coordinato dal Prof. Luca Lanini.

Grande la partecipazione di pubblico, studenti e addetti ai lavori al convegno. Il dibattito sull’intervento pubblico, le politiche, gli indirizzi e le strategie per il progetto di paesaggio, ha avuto l’importante contributo culturale del prof. Franco Purini, del Rettore dello IUAV Alberto Ferlenga, del sociologo Alberto Abruzzese e dell’architetto Fabio Di Carlo, docente dell’Università della Sapienza di Roma. Hanno accolto l’invito del prof. Zagari alla conferenza pisana anche l’amico e partner Jean-Louis Fulcrand ed Elias Torres, architetto di formazione catalana. 

"Sono contento del successo riscosso da questo progetto culturale - ha detto il sindaco Marco Filippeschi - mi fa piacere ricordare oggi l’esperienza del prof. Zagari, protagonista nel lavoro di volontariato svolto per salvare il patrimonio culturale aggredito dall’alluvione del’66. Non è casuale l’inclinazione data a questa serie di convegni sul progetto di paesaggio, che approdano anche al tema del legame tra la città e il fiume, oggetto della seconda biennale dell’architettura di Pisa. L’occasione è appropriata per richiamare la necessità di impegno reciproco, del Comune e dell’Università, che può crescere e portare progettualità e occasioni di cambiamento dei sistema urbano".

"In questi giorni - sottolineano invece gli architetti di LP - in occasione del cinquantenario dell’alluvione del ’66, è stata sottolineata la valenza distruttiva dell’acqua. LP, con questa manifestazione e con il progetto del laboratorio per la qualità urbana LabQ, vuole vedere l’acqua come elemento amico della città e come risorsa di qualità per il progetto di paesaggio urbano a Pisa. I lavori degli studenti sul fiume e sulle 3 anime del litorale pisano, Marina di Pisa, Tirrenia e Calambrone, non sono solo suggestioni progettuali stimolanti, sono anche spunti concreti da tenere in considerazione per il futuro. Con questo progetto si sottolinea un momento di svolta nella cultura del paesaggio urbano, posto oggi al centro dell’agenda politica".

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