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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Aeroporto Galilei e pista di Peretola: da Pisa coro di critiche contro Naldi

Il rappresentante di Toscana Aeroporti ha relazionato in Consiglio Comunale, le sue dichiarazioni non sono piaciute

L'intervento del rappresentante di Toscana Aeroporti Roberto Naldi nello scorso Consiglio Comunale, con la chiara presa di posizione sulla futuribilità della pista di Peretola, ha causato molte reazioni di critica da parte di forze politiche ed associazioni pisane. Già in aula erano state votate mozioni, come quelle promosse dal Pd, che hanno chiesto garanzie per lo sviluppo dello scalo Galilei.

Sulla stessa linea si è mossa Diritti in Comune, con la mozione votata per il 'no alla pista' dell'aeroporto Fiorentino. Dopo le parole di Naldi la lista è tornata ad attaccare: "L'annuncio da parte dell'ad di Toscana Aeroporti, Roberto Naldi, di rompere i rapporti con il Comune di Pisa è un atto inaccettabile, una ritorsione che deve essere respinta da tutte le forze politiche e dalle istituzioni. Non è pensabile che un soggetto privato ponga veti sulle decisioni e prese di posizione che liberamente e democraticamente una assemblea elettiva assume". Ha anche risposto al presidente toscano Giani, che ha parlato di "non competenza di Pisa su Firenze". "Giani evidentemente dimentica di dover ottemperare a degli obblighi istituzionali nel rispetto degli interessi di tutta la Toscana, e non solo quelli di campanile dello scalo fiorentino. La sua dichiarazione conferma la forza dell'intreccio di interessi economico-finanziari, che da tempo regolano i rapporti tra le giunte regionali a guida Pd e Corporacion America, sotto la regia di Renzi. Invitiamo il Presidente Giani a venire in consiglio comunale a Pisa ad avere un confronto sul futuro del sistema aeroportuale toscano".

Il Movimento 5 Stelle di Pisa, con Gabriele Amore e Alessandro Tolaini, ripercorre la situazione del Galilei e afferma che "in un raggio di ottanta chilometri non possono coesistere due strutture equivalenti ed in netta concorrenza tra di loro senza che una danneggi l'altra, anche se da più parti si vuole sostenere il contrario, asserendo che il traffico low cost del Galilei sarebbe sufficiente ad assicurarne un andamento positivo ed in crescita. Tutto questo è stato determinato dalla politica regionale e locale che in mancanza di un piano nazionale degli aeroporti ha approfittato per soddisfare esigenze campanilistiche locali piuttosto che curare quelle a più ampio spettro, vale a dire quelle regionali e nazionali". E in questo contesto "la regione dovrà necessariamente essere dotata di unico aeroporto di riferimento internazionale ed intercontinentale", cioè il Galilei di Pisa.

Anchei capogruppo di maggioranza Cognetti (Lega), Nerini (FdI - Pisa nel Cuore) e Buscemi (FI) hanno sottolineato in una nota: "Ricordiamo a Naldi che il Consiglio Comunale è il più alto consesso cittadino e quando esprime una posizione lo fa in nome dell'intera intera città e nessuno, nemmeno Toscana Aeroporti, può per permettersi di non ascoltarne le istanze. Pertanto auspichiamo, dopo la rabbia andata in onda in streaming che ha registrato anche gesti sgarbati, che si sia trattato di uno sfogo momentaneo e che Naldi voglia riprendere o meglio dia inizio al dialogo visto che non ci sono mai stati rapporti con il Consiglio Comunale perché Toscana Aeroporti non ha mai accettato gli inviti della Seconda Commissione".

"Faccio appello al Governatore Giani - dichiara il consigliere regionale FdI Diego Petrucci - affinché blocchi immediatamente il finanziamento destinato a Toscana Aeroporti se l’ingegner Roberto Naldi non chiederà scusa al Comune di Pisa! Non è ammissibile che chi sta per ricevere 10 milioni di euro dalle istituzioni toscane si ponga con così tanta arroganza nei confronti delle istituzioni stesse!".

"Si dimostri con i fatti che lo scalo di Pisa continuerà ad essere il pilastro del sistema aeroportuale toscano visto che un corposo incremento dei numeri si può avere solo potenziando ulteriormente il Galilei. Finita la pandemia, che sta provando pesantemente l’economia aeroportuale, Toscana Aeroporti dovrà farsi trovare pronta per essere uno dei principali motori della ripresa" è l'appello del consigliere regionale Pd Andrea Pieroni.

Favorevoli alle prese di posizione espresse anche le sardine pisane: "Non solo la pista di Peretola danneggerebbe tutto il sistema aeroportuale pisano, ma, soprattutto, andrebbe a distruggere un'ecosistema unico e prezioso alla periferia fiorentina. Crediamo che questa sia la giusta linea per una sinistra davvero ecologista, con gli occhi rivolti al futuro e allo sviluppo sostenibile. E' di grande rilievo che anche la destra abbia votato a favore, così come la presa di posizione da parte del sindaco che ha sancito un no forte a politiche volte alla promozione di interessi particolari a discapito di lavoratori e cittadini".

Il Sindacato di Base Cub Flaica Pisa: "Ci sembra paradossale che una società quotata in borsa rifiuti il confronto con gli amministratori locali, con il consiglio comunale che pur rappresenta una piccola parte delle stesse quote azionarie. Gli interventi di potenziamento dello scalo di Pisa sono rinviati a quando ripartiranno i voli aerei, della responsabilità sociale dell'impresa si è persa traccia. Naldi antepone i bilanci della società e la valorizzazione delle quote azionarie alla salvaguardia dell'occupazione? Parrebbe di si nonostante la gravità della situazione attuale, della forza lavoro negli appalti non si è parlato a conferma che proprio questi lavoratori , l'anello piu' debole, potrebbero essere all'occorrenza le vittime sacrificali nel silenzio assenso di gran parte dei sindacati".

Punta invece sulle infrastrutture necessarie la presidente dell’Unione Industriale Pisana Patrizia Alma Pacini: "Toscana Aeroporti sta cercando di portare avanti gli investimenti iniziati nel 2019 nello scalo pisano, ma è chiaro che l’emergenza impone di recuperare, in prima battura, quanto è stato perduto in termini di passeggeri e fatturato, per garantire la continuità occupazionale e non pregiudicare il futuro delle persone che lavorano negli scali. Per una ripartenza più rapida possibile non devono mancare gli investimenti infrastrutturali che colleghino il nostro aeroporto a un bacino di utenza molto maggiore dell'attuale. Un bacino di attrattività che si stava già erodendo prima del Covid-19 non certo a causa dello scalo fiorentino, ma in seguito alla maggior connessione che hanno le altre città con altri aeroporti, basti pensare a Bologna. Pisa deve essere unita sul pretendere questi investimenti infrastrutturali da parte dello Stato e della Regione, degni di una città economicamente avanzata e ricca dal punto di vista storico e culturale".

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