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Cronaca Piazza dei Miracoli

Camposanto Monumentale: le storie degli Anacoreti tornano (in parte) al loro posto

L'opera attribuita a Buonamico Buffalmacco è tornata alla sua collocazione originaria dopo l’incendio provocato da una granata il 27 luglio del 1944. Il ritorno dell'affresco nel Camposanto è inserito negli eventi per i 950 anni della Cattedrale

Sopralluogo per valutare l’andamento lavori e contemporanea messa in parete di alcuni tronconi degli affreschi con le storie degli Anacoreti, attribuiti al pittore trecentesco Buonamico Buffalmacco, affreschi che fanno parte del ciclo del Trionfo della Morte.

Per la prima volta quindi, dopo l’incendio provocato da una granata il 27 luglio del 1944, torna in parete, nella sua collocazione originaria, una parte di questo straordinario ciclo pittorico.

Un evento molto importante che l’Opera della Primaziale Pisana saluta tra gli appuntamenti che celebrano i 950 anni dalla posa della prima pietra della Cattedrale.

L’affresco ha subito un restauro durato circa due anni, con tecniche nuove e scoperte fondamentali. Tra queste, il lavoro del batteri mangiatori. Un sistema innovativo messo a punto dal microbiologo Giancarlo Ranalli dell’Università del Molise. Questi batteri sono stati fondamentali per eliminare la caseina, usata nel dopoguerra per il fissaggio degli affreschi strappati, che provocava rigonfiamenti, crepe e perdite di strato pittorico sugli affreschi.

Inoltre, per preservare gli affreschi in parete dai danni provocati dagli sbalzi termici e dall’umidità, è stato messo a punto un sistema innovativo e rivoluzionario. Sono stati posti infatti tra l’affresco e la parete dei teli attraversati da minicavi elettrici che, in caso di necessità si scaldano, evitando così il formarsi della condensa sull’affresco.

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