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Cronaca Pontedera

Assessore e dipendente comunale aggrediti a Pontedera, il sindaco: "Maggiori controlli in Comune"

Nell'esprimere solidarietà alle due persone aggredite da un cittadino che chiede maggiori aiuti, Millozzi annuncia l'intenzione di garantire maggiore sicurezza a Palazzo Stefanelli

“Esprimo vicinanza e solidarietà al dipendente ed all'assessore del Comune di Pontedera che in due occasione diverse sono stati vittime di un'aggressione violenta ed ingiustificabile da parte dello stesso cittadino peraltro conosciuto ed aiutato da molto tempo da parte dei nostri servizi". E' il sindaco Simone Millozzi ad intervenire riguardo a ciò che negli ultimi giorni è avvenuto a Pontedera dove appunto un uomo ha aggredito prima l'assessore al Sociale Marco Cecchi e poi un dipendendente comunale per chiedere maggior sostegno all'amministrazione comunale.

"Come ho avuto già modo di dire in altre occasioni, l'uso della violenza fisica e verbale, la scorciatoia dell'intimidazione e l'arma infida della minaccia possono esser contrastati solamente attraverso un argine culturale e valoriale che condanni tali episodi in modo fermo ed unanime - prosegue Millozzi - si tratta peraltro di atti e dimostrazioni di forza assolutamente inidonei a ledere il principio di legalità ed a farci arretrare riguardo al rispetto delle regole che ogni operatore pubblico, per il ruolo che ricopre, è chiamato a rispettare e garantire a tutela di tutti".

"Tenendo a mente anche le vicende che hanno visto coinvolti l'assessore di Pisa, il presidente della Regione ed il sindaco di Livorno, ognuno diversa ma con la solita matrice di disprezzo contro il ruolo pubblico ed istituzionale delle persone - sottolinea ancora il primo cittadino pontederese - credo che sia davvero necessario che nei luoghi della socialità, nelle piazze vere e virtuali, ovunque si formi e si coltivi il valore del rispetto della persona umana e della risoluzione non violenta dei problemi, si acquisisca e cresca la consapevolezza che ogni rabbia che diventa violenza, a chiunque sia indirizzata, non possa esser accettata con la complicità di un silenzio né commentata con ironie o sarcasmi se non vogliamo correre il rischio di legittimare un avvelenamento graduale del patto sociale di convivenza che ci lega ai nostri valori più importanti".

"A seguito del ripetersi di questi eventi - conclude Millozzi - stiamo, anche su sollecitazione dei rappresentanti interni dei lavoratori, valutando il modo di garantire la consueta piena accessibilità del Palazzo Comunale, la casa di tutti, con l'esigenza di garantire un pur minimo controllo per la sicurezza di coloro che vengono a chiedere servizi e di coloro che ci lavorano per fornirli.”

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